La Premier League ha varato il protocollo per consentire alle squadre inglesi di tornare ad allenarsi nei loro centri sportivi, anche se solo in piccoli gruppi. Tra chi è contrario alla ripresa e molto preoccupato c’è Troy Deeney, centravanti del Watford. Parlando allo show su YouTube ‘Talk the Talk’, Deeney ha messo in chiaro che la salute della sua famiglia è al primo posto: “Dobbiamo tornare ad allenarci questa settimana, ma io ho già detto che non ci andrò. Basta solo una persona infetta per contagiarsi e io non voglio portare il virus a casa mia. Mio figlio ha cinque mesi e ha difficoltà respiratore, non voglio metterlo in pericolo. Il protocollo dice che devi tornare a casa senza toglierti i vestiti che hai usato per l’allenamento. E se li metto a lavare con le cose della mia compagna o di mio figlio, posso portare il contagio. Ho già perso mio padre e i miei nonni, quasi tutti quelli a cui volevo bene. Quindi la salute della mia famiglia è più importante di qualche sterlina in più nel portafogli“.
Deeney ha spiegato cosa ha chiesto durante la video-conferenza con allenatori e calciatori sulla ripresa del campionato: “Alla riunione ho fatto qualche domanda molto semplice. Considerando che i dati dicono che le persone di colore, gli asiatici e quelli di etnia mista rischiano il contagio quattro volte di più degli altri, sono previsti controlli aggiuntivi? Si faranno elettrocardiogrammi per vedere se qualcuno ha patologie pregresse non diagnosticate? E ho detto loro se non lo sapete voi come andranno le cose, perchè dovrei mettermi a rischio io?“.