Nel corso della trasmissione ‘Casa Juventibus’, l’ex portiere bianconero Michelangelo Rampulla ha affrontato una serie di temi riguardanti il mondo della Juve del passato e del presente. Qui alcuni passaggi ripresi da goal.com.
LE BORDATE DI CHIELLINI – “Balotelli lo conoscevo da avversario, già nella Primavera dell’Inter era un po’ antipatico in campo. Melo l’ho conosciuto nel 2009/10, quand’ero allenatore dei portieri della Juventus con Ciro Ferrara allenatore, e non è che si comportasse molto bene. Ma non si comportavano bene nemmeno i suoi compagni, perché gli lasciavano fare quello che voleva. Dal 1992 al 2002, quando io giocavo nella Juventus, uno come Melo l’annata non l’avrebbe finita. Sarebbe stato messo in uno sgabuzzino e tirato fuori alla fine della stagione. Chiellini ha detto la verità: Melo è uno st… (non completa la parola, ndr) e si è comportato da st… (idem). Chi non mosse un dito in quell’annata? I senatori e gli ex compagni di squadra di Ferrara. I nostri miti? Sì, i nostri miti. Avevamo cinque-sei campioni del Mondo, qualcuno vicecampione del Mondo in rosa, e nessuno si azzardava a dire una parola contro Felipe Melo. Noi abbiamo dovuto tenere Ciro, perché altrimenti lo avrebbe menato. Ciro è calmo e tranquillo, ma non puoi permetterti di alzare la voce contro l’allenatore”.
LE SCELTE DI MERCATO – “Xabi Alonso doveva arrivare a Torino, hanno mandato un emissario a vederlo e questo quando torna dice che si allena male. Alla fine è stato preso Poulsen. Era l’ultimo dell’anno e mi trovavo a Sestriere con Alessio Secco e Mascherano continuava a telefonare dicendo di voler venire alla Juve: di soldi per comprarlo, però, non ce n’erano. Barzagli doveva venire alla Juve prima, nel 2008: non l’hanno voluto, hanno preferito Andrade“.