Spesso è abitudine sentir affermare da un calciatore: “Per conquistarmi il posto da titolare devo far sudare il mister“. Ecco, è evidente si tratti di un esempio soltanto metaforico. Farlo sudare nel senso di dimostrargli quanto vale a tal punto da mandarlo in difficoltà nella scelta della formazione.
Diciamo che Bernardeschi ha preso un po’ troppo alla lettera questo modo di dire. A Sarri lo ha fatto sudare, ma non nel senso spiegato sopra. “Non ce la faccio più a stare in panchina. E quando gioco non so mai dove devo stare. Mi metti nei tre davanti, sulla trequarti, poi esterno, poi mezzala. Non è che abbiamo ceduto Perin perché devo stare pure in porta? Mi sono stufato, ora mi fai giocare e basta!“, ha urlato il calciatore mentre teneva in mano un sacco nero pieno di stecche di sigarette (pronte a finire nell’immondizia), tutte quelle che la società aveva consegnato al proprio allenatore come previsto dal contratto. A raccontare l’episodio è stato Chiellini, che ha poi dovuto mettersi in mezzo per evitare che i due arrivassero alle mani: “Volevano azzuffarsi, io mi sono messo in mezzo ma ho rischiato l’incolumità del mio naso”, ha dichiarato il difensore. Ma la situazione si è risolta: Bernardeschi partirà dall’inizio nel match casalingo contro l’Atalanta (domani alle 20.45). A questo punto lo consigliamo in formazione a tutti i fanta-allenatori che lo hanno in rosa, sarà sicuramente carico a pallettoni.
Chi invece non sarà della partita è Quagliarella. L’attaccante della Sampdoria, infatti, ha subito le conseguenze peggiori delle prove canore di Claudio Ranieri, rimanendo ferito da un vetro rotto. L’allenatore blucerchiato, che si sta preparando per cantare a Sanremo insieme a Massimo, passa le giornate a cantare. Ma negli spogliatoi il tecnico romano, alzando troppo la tonalità della sua voce, ha finito per rompere il vetro della finestra. Quagliarella si trovava malauguratamente di sotto e ne è uscito male, riportando ferite alla testa. “Sono otto punti per la ricucitura”, ha affermato il medico. Immancabile la reazione in spogliatoio. “Con otto punti siamo salvi matematicamente“, le conclusioni di Tonelli. E a Genova, sponda blucerchiata, può partire la festa…
Questo racconto non corrisponde assolutamente alla realtà. E’ frutto della fantasia della nostra redazione. L’idea nasce per cercare di ‘alleggerire’ la mente dei lettori, nelle ultime settimane riempita soltanto da notizie negative. Noi di solito amiamo raccontare ciò che succede in campo e tutto ciò che lo circonda, e per questo vogliamo provare a farlo anche in un momento del genere. Con leggerezza e un po’ di ironia, provando a strappare qualche sorriso. Speriamo che l’iniziativa possa essere apprezzata da chi ci legge.