Il presidente del Brescia Massimo Cellino è intervenuto a ‘La politica nel pallone’ per parlare del caso Balotelli, ma non solo: “Braccio di ferro con Balotelli? Dovete chiedere a lui. Il Brescia non è la Juventus o il Real Madrid, per avere Mario Balotelli abbiamo fatto un sacrificio economico per fargli un contratto, era il nostro grande sogno”. Nei giorni scorsi l’agente di Balotelli, Mino Raiola, ha denunciato un mancato rispetto del protocollo sanitario da parte del Brescia. Secondo il procuratore non sono stati fatti i tamponi: “Se facessimo tanti punti quanto i tamponi saremmo primi… Abbiamo speso 100 mila euro in esami nel giro di 10-12 giorni. Non capisco poi perché versiamo in tasse il 60% delle nostre entrate e non abbiamo diritto ad avere i tamponi dalle strutture mediche”.
Cellino ha anche parlato della ripresa del campionato, delle possibilità di salvezza delle Rondinelle e della mancanza di pubblico: “Le società hanno parecchi problemi economici, i calciatori non vogliono capire che denari non ce ne sono e non bisogna avere vergogna di dirlo. Stiamo facendo un grosso sacrificio per non far crollare il sistema e stiamo facendo pagare il conto anche al pubblico senza chiedere scusa. Lo stadio deve tornare, il calcio senza pubblico non è calcio. E’ un calcio farlocco, forzato dopo tre mesi di sosta, ma siamo dovuti ripartire per evitare la debacle finanziaria del sistema. Io alla salvezza ci credo ma non molto, ma Lopez e almeno un 60% della squadra ci credono e per rispetto a loro lo devo fare anch’io”.
Cellino si lancia anche in un pronostico sulla Coppa Italia: “Ho visto che il Napoli non ha perso il gusto del contropiede, mi fa piacere per il mio amico Aurelio. Può battere la Juve? Diciamo che la Juve può perdere col Napoli, in questa situazione tutti possono perdere con chiunque”.
Infine si parla di Tonali, centrocampista ambito da molti club: “Quanto vale Tonali? Le valutazioni le fanno le domande e le offerte. Finora c’è stata qualche telefonata ma non ho approfondito, mi viene difficile parlarne dopo tutto quello che è successo. Spero che il ragazzo giochi a pallone e si diverta come faceva prima, non vorrei che tutte queste voci portino a un’altra problematica che limiti le nostre percentuali di salvezza. Inter e Juve? Sono due società che hanno dimostrato di essere interessate al calciatore, me l’hanno chiesto anche altre, lui vuole rimanere in Italia e lo asseconderemo”.