Chiellini: “Cristiano Ronaldo mi ha fatto tanti gol, ma Ibrahimovic è nel mio cuore”

Giorgio Chiellini ha fatto molto discutere con l'autobiografia, adesso una nuova intervista del difensore della Juventus, i dettagli

CalcioWeb

Giorgio Chiellini è diventato protagonista anche fuori dal campo, ha scritto un libro che ha fatto molto discutere. Adesso si prepara al ritorno in campo dopo il brutto infortunio, nel frattempo ha fornito altre informazioni in un’intervista a ‘Il Corriere dello Sport’. Sull’autobiografia che ha creato polemiche: “Pensa che il mio timore iniziale era che uscisse piatto, un libro piatto. Il dubbio l’ho conservato anche dopo averlo finito e riletto”. 

I calciatori che hanno sfruttato meglio i punti deboli. “Cristiano mi ha fatto una caterva di gol, però quello che mi è entrato nel cuore è Ibra. Siamo stati compagni, all’inizio, io giovanissimo cercavo sempre di confrontarmi con lui, lo seguivo ovunque, anche per accreditarmi agli occhi dei compagni e dell’allenatore. Accettare l’uno contro uno con Ibra significava guadagnare in rispetto. Non mi sono mai tirato indietro e da ogni sfida con lui sono uscito più forte e convinto, ha tirato fuori il meglio. Lo ammiro tantissimo”. 

CONTE, SARRI E ALLEGRI – “Per Conte si è trattato di un inizio da zero, siamo partiti da una base molto bassa e probabilmente abbiamo costruito le fondamenta della casa. Antonio è una persona che, come ho scritto, ti fa entrare in un’altra connessione: ti dà tanto e pretende tanto. A volte ti esaspera, ma con lui fino alla morte. Secondo me ha creato proprio quella compattezza che è stata una base importante per la Juve. Max è un esteta. E’ molto brillante, più leggero, nei cinque anni è cresciuto in modo esponenziale, sa abbassare e alzare i toni. Ha una sensibilità che pochi hanno e che non ho riscontrato in molte persone, e non parlo solo di allenatori. Negli anni mi ha conquistato e stregato. Sarri è molto più meticoloso, quindi più simile a Conte che non ad Allegri, ma con principi e sistemi differenti. Si basa tanto sui numeri, è un amante del gioco, del possesso palla. Lui è un utopista ed è il primo ad ammetterlo, un eterno insoddisfatto, insegue la perfezione”. 

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