Roma, Rosella Sensi e l’acquisto di Batistuta: “Papà si chiudeva in studio e c’erano problemi col fuso orario”

Rosella Sensi, ex presidente della Roma, racconta la trattativa per l'acquisto di Batistuta portata avanti dal padre e utile alla conqsuita dello Scudetto

CalcioWeb

L’ex presidente della Roma Rosella Sensi ha raccontato, a Te la do io Tokyo, la trattativa per l’acquisto di Batistuta, portata avanti dal padre Franco e utile al raggiungimento dello Scudetto del 2001.

“Quell’anno papà si mise in testa che doveva fare qualcosa. Voleva prendere Bati a tutti i costi. La sua firma non è stata una sorpresa ma una lunga attesa. La cosa più bella dell’arrivo di Bati è che, pochi giorni dopo una festa che non voglio nemmeno ricordare, abbiamo visto un Olimpico pieno e in festa per l’arrivo di un giocatore. Papà era emozionato, quel giorno volava per la gioia. Noi volevamo vincere. Quella squadra è stata costruita per vincere e Bati era la ciliegina sulla torta. Avevamo tutti giocatori forti. Di quel periodo ricordo che, dopo lo scudetto che vogliamo tutti dimenticare, papà disse ‘Ora voglio vincere’. Questo ricordo sempre di papà, reagiva sempre”.

La trattativa? È stata molto lunga, questo lo ricordo. Papà si chiudeva nello studio per portarla avanti e non era facile: c’era il fuso orario che complicava tutto. Una cosa che ricordo però è che fu molto importante la famiglia di Bati nella scelta. La reazione di Capello?  Non ero presente. Comunque Capello ha sempre avuto una gioia molto compassata, quindi lo immagino felice ma non euforico. L’ho visto sorridere, questo sì, ma non l’ho mai visto in uno stato di euforia totale”.

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