Serie D, 31 società si ribellano: “No alle retrocessioni a tavolino, vengano salvate tutte le squadre”

31 società di Serie D scendono in campo contro la decisione di fermare il campionato facendo retrocedere subito le ultime in classifica

CalcioWeb

I club di Serie D scendono in campo, almeno metaforicamente. Trentuno società, riunite nel gruppo “Salviamoci” si ribellano alla decisione di fermare il campionato facendo retrocedere subito le ultime in classifica. Antonio Petraglia, coordinatore del comitato, da 5 anni presidente del Grumentumvaldagri, provincia di Potenza, ha spiegato: “Una cosa abnorme, ingiusta. Le prime 9 vanno promosse, ma prendiamo il nostro caso: siamo al terz’ultimo posto a pari punti con Nocerina e Nardò e col Nardò saremmo condannati dalla classifica avulsa. Perché? Potremmo ancora giocarci le nostre possibilità“.

L’avvocato ha mandato una diffida alla FIGC e ha pronta la soluzione alternativa: “Le promozioni non si toccano, le altre squadre vengono salvate tutte come accade tra i dilettanti nel resto d’Europa. L’anno prossimo avremo più gironi in attesa, si spera, di andare a regime con la riforma tra due stagioni. L’associazione calciatori sta dalla nostra parte, speriamo che il Consiglio federale cambi una decisione bulgara presa all’unanimità contro squadre che matematicamente potevano ancora salvarsi, direttamente o con i playout. Deve prevalere il buon senso”.

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