Tarro ribadisce: “Distanziamento e mascherine non servono, il Coronavirus farà la stessa fine di Sars e Mers”

Il virologo Giulio Tarro ribadisce la sua posizione in merito all'andamento del Coronavirus, alle misure di distanziamento e all'uso delle mascherine

CalcioWeb

Tanto hanno fatto discutere, negli ultimi giorni, le parole del primario dell’unità di terapia intensiva del San Raffaele a Milano Alberto Zangrillo. Ma c’era già chi, prima di lui, esponeva la sua stessa linea di pensiero: il virologo Giulio Tarro. Quest’ultimo ha ribadito per l’ennesima volta la sua posizione in un’intervista a cura di Pierluigi Pietricola pubblicata sul portale web “Il blog della Fondazione Nenni” (fondazionenenniblog) e ripresa da MeteoWeb. Ne riportiamo qualche passaggio.

Le parole di Zangrillo hanno suscitato scalpore? Io onestamente non comprendo questi moti di indignazione. Zangrillo è il primario dell’unità di terapia intensiva del San Raffaele a Milano. Se nel suo reparto non arrivano più i malati di Sars CoV2, cos’altro dovrebbe dire? Magari il contrario per far piacere a qualcuno? Suvvia: non scherziamo. Zangrillo ha detto quello che si verifica da alcune settimane a questa parte. Quindi chi si è risentito, o non ha capito fino in fondo le sue esternazioni oppure ha preferito far finta di non comprendere”.

“Sul fatto che il Sars CoV2 sia indebolito, come abbiamo detto già la scorsa volta, non vi sono ancora evidenze geniche. Tuttavia, ricordando lo studio israeliano che citammo qualche settimana fa in base al quale il Sars CoV2 ha una vita di circa 70 giorni, mi pare che le evidenze ci portino a dire che tale ipotesi sia giusta. Del resto, come lo stesso Zangrillo ha ricordato e io ho più volte ripetuto, il Sars CoV2 è un beta-coronavirus come quelli della prima SARS e della MERS. Ciò vuol dire che seguirà il loro stesso destino”.

“Brusaferro parla di seconda ondata? Voglio prendere per buona questa a affermazione. Però, onestamente, non ravviso nelle parole di Brusaferro un fondamento scientifico che gli dia ragione. Non mi pare abbia citato dati, studi, o che abbia fatto riferimento ad esempi pandemici similari all’attuale avvenuti in passato. Quella di Brusaferro è un’affermazione fine a sé stessa. Basta paragonare il Sars CoV2 con i virus della SARS e della MERS: uno è scomparso e l’altro si è regionalizzato. Sicché in entrambi i casi non dobbiamo preoccuparci perché, verosimilmente, il Sars CoV2 seguirà lo stesso destino. Non solo, ma addirittura bisogna pensare che i coronavirus benigni (come è il Sars CoV2), dopo un primo periodo di grande e massiccia diffusione, tendono a depotenziarsi man mano che si diffondono”.

“Le misure sul distanziamento? Mi sembrano del tutto fuori luogo. E confermo che trovo sbagliato l’uso della mascherina alla luce della situazione che stiamo vivendo in questi giorni. Lo ripeto: le mascherine non servono a niente e sono portatrici di germi di ogni tipo con queste temperature. Il caldo (o per meglio dire i raggi ultravioletti), come ha anche dimostrato uno studio recente dell’Università di Oxford, è nemico del Sars CoV2. Quindi che la si finisca una volta per tutte con questo terrorismo quotidiano che non ha nulla di scientifico”.

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