Lione, il preparatore atletico: “vi svelo i motivi dei nostri successi”

Paolo Rongoni, il preparatore atletico ha parlato della condizione del Lione dopo il lockdown forzato per l'emergenza Coronavirus

CalcioWeb

Il Lione (insieme al Lipsia) è una delle più grandi sorprese in Champions League, il club francese è riuscito nell’impresa di eliminare prima la Juventus e poi il Manchester City, adesso dovrà affrontare il Bayern Monaco. I dubbi sull’inattività post-lockdown sono stati spazzati via, le squadre che si sono riposate di più si sono qualificate per i turni successi come successo per Lione, Psg, Lipsia e Bayern Monaco. Paolo Rongoni, il preparatore atletico del Lione ha svelato i segreti ai microfoni di Sky Sport.

“Abbiamo fatto una preparazione un po’ particolare, tutto era nuovo in questa fase di coronavirus: le abitudini di lavoro sono state leggermente stravolte dal fatto che noi non abbiamo ricominciato il campionato in rapporto agli altri. Quindi abbiamo dovuto adattarci. Ho sentito qualche collega in Italia e all’estero per capire quello che succedeva: ci siamo un po’ impauriti prima di ricominciare perché c’erano infortunati da tutte le parti. In Germania e in Italia i giocatori si strappavano in continuazione. Dunque abbiamo adattato la nostra preparazione in modo completamente diverso dal solito, ma che forse riproporremo per il futuro”. 

“La mia preoccupazione principale era capire come fare ad arrivare in Champions con un po’ di gamba. Perché il calcio si allena giocando a calcio, non con i pesi o facendo le navette in mezzo al campo. Si migliora la condizione generale. Ma il calcio è fatto di frenate, accelerazioni, tempi di passaggio e di gioco. Io ho dato la base generale ai ragazzi del Lione, ma la preparazione specifica l’hanno fatta gli allenatori. Credevo che avremmo avuto dei problemi ad affrontare gli ultimi 15-20 minuti: per adesso non ce ne sono stati. Incrociamo le dita”.

“La differenza l’hanno fatta anche i ragazzi nella fase di lockdown, perchè non hanno mai mollato. Noi fino alla fine abbiamo sperato di ripartire per recuperare quel punto che ci mancava per essere in Europa. Sapevamo benissimo che se il campionato fosse finito regolarmente ci saremmo entrati. Il valore della squadra è questo. Durante il lockdown tutto il gruppo ha lavorato bene, sia nella fase individuale che durante gli allenamenti in video. Poi ci hanno stoppato, ma siamo ripartiti tutti con una voglia, una tenacia e una professionalità che prima questo gruppo non aveva”.

“A livello mentale, aver gestito i ritmi è stata la chiave di questo successo oggi: quando li fai correre i giocatori li gestisci perché sanno i metri che devono fare e i relativi tempi. Ma quando poi c’è il pallone le cose cambiano: come dicevo prima anche lo staff tecnico ha il suo merito in questa situazione. I ragazzi invece sono stati bravi a restare sul pezzo sempre e comunque”. 

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