Serie C 2020-2021, al Sud sarà uno spettacolo: girone quasi definito tra riammissioni, ripescaggi, illeciti e nuove proprietà

Serie C 2020-2021: entriamo nei meandri del girone meridionale, ancora più spettacolare ed appassionante di quello scorso

CalcioWeb

Serie C 2020-2021. Si può leggere tutta così, d’un fiato. Perché? Soprattutto per merito del girone C. Sempre lui, come l’anno scorso, come da qualche anno a questa parte. Chi pensava che la stagione passata il raggruppamento meridionale di terza serie potesse rappresentare un torneo tosto, passionale, pieno di insidie, grandi piazze, tradizioni e chi più ne ha più ne metta, non ha fatto i conti con quello che si sta per definire adesso. Il girone C di Serie C 2020-2021 sarà ancora più bello dell’ultimo andato in scena, stradominato dalla Reggina che lo ha fatto sembrare un campionato qualsiasi, ma non è stato così. C’erano anche il Bari, il Catanzaro, la Ternana, il Catania, l’Avellino. Hanno deluso, però. Ragion per cui “ce le ritroveremo” anche il prossimo anno. Difatti, solo la Reggina ha staccato il pass per la B delle squadre del Sud. Al netto di retrocesse e neopromosse, quindi, sono rimaste tutte. Ma c’è chi si è rinforzato e chi è stato promosso e nutre grandi ambizioni.

La situazione generale

C’è un Bari che non vuole fallire di nuovo, c’è un Palermo che vuole tornare grande, ci sono Catania e Avellino fresche di nuove proprietà ma vecchie (del passato) abitudini, c’è un Catanzaro che ha già ufficializzato l’allenatore e vuole sbagliare il meno possibile. Per non dimenticare le due retrocesse Juve Stabia e Trapani e, forse, anche il Pescara. Insomma, uno spettacolo. Ma andiamo con ordine. Andiamo a ripercorrere quanto è accaduto in questi ultimi giorni tra iscrizioni, riammissioni, scandali, ripescaggi e punti ancora da risolvere.

Le “incerte” poi iscritte regolarmente

C’era un novero di club di cui si attendeva una conferma circa l’ufficialità dell’iscrizione per via di settimane movimentate, tra cambi di proprietà, problema stadio e difficoltà annunciate pubblicamente o meno. Ma alla fine, di queste, l’iscrizione è arrivata. Si tratta di Catania, Potenza, Teramo e Turris. I siciliani hanno perfezionato il passaggio al timone della società, con la fine dell’era Pulvirenti. I lucani, dopo la conferenza stampa pubblica del presidente Caiata, sono passati nelle mani delle Istituzioni. Gli abbruzzesi ce l’hanno fatta nonostante le parole del patron di qualche settimana fa. I campani invece, i cui problemi non erano relativi all’iscrizione in sé ma allo stadio che ospita le gare interne, il “Liguori”, sembrano aver trovato una soluzione.

Chi non ce l’ha fatta

Relativamente al raggruppamento meridionale, ai saluti una rappresentante siciliana, la Sicula Leonzio. Il club, che già da un po’ sembrava rassegnato al proprio destino, non ha trovato nuovi acquirenti in extremis dopo l’addio del presidente Leonardi e non ha perfezionato l’iscrizione. Non farà parte della Serie C 2020-2021.

La questione Bitonto

Situazione intricata è quella riguardante la terza neopromossa, il Bitonto, che rischia di vedersi rovinata la sua “prima assoluta” tra i professionisti. Nelle mani degli inquirenti è infatti finito il match contro il Picerno del maggio 2019, quando le due squadre militavano in D. Il club pugliese si è detto estraneo ai fatti, ma è stato accusato di responsabilità diretta. Bisognerà attendere le sentenze.

Tra riammissioni e ripescaggi

Le norme prevedono che, in caso di mancata iscrizione di un club, a beneficiarne siano prima le squadre da riammettere, cioè quelle retrocesse sul campo, e non le ripescate, cioè quelle arrivate subito dietro alle squadre neopromosse. Quest’ultime entrerebbero in gioco soltanto qualora la FIGC riscontrasse irregolarità o domande incomplete in fase d’iscrizione oppure escludesse qualche club per illecito. In caso di retrocessione d’ufficio del Bitonto, ad esempio, a sperare sarebbe il Foggia, arrivato secondo nello stesso girone. Diverso è il discorso di rinuncia di una neopromossa, come nel caso del Campodarsego: anche in questa occasione ne beneficia la seconda classificata, cioè il Legnago. Per quanto riguarda Siena e Sicula Leonzio, invece, a prendere il loro posto saranno Giana Erminio e Ravenna. Nessuno stravolgimento, dunque, per quanto concerne il girone meridionale, in quanto le squadre sopracitate andrebbero ad occupare le caselle degli altri raggruppamenti.

La Ternana attende la B: tutto dipende dal Pescara

A questo punto, oltre che dalla sentenza del Bitonto, tutto dipende dalla Serie B. Sono Perugia e Pescara a giocarsi la permanenza in cadetteria. Una di loro, però, la saluterà ed andrà in terza serie. Da questa scelta potrebbe anche dipendere il futuro della Ternana, in uno o nell’altro girone. In caso di retrocessione degli adriatici, infatti, il club di Bandecchi dovrebbe tornare nel raggruppamento del centro per far spazio ai biancazzurri in quello del Sud. In caso di salvezza invece, con il Perugia in C, i rossoverdi dovrebbero rimanere nel girone meridionale.

Sulla base di tutte queste considerazioni, e al netto di due soli punti interrogativi, il girone C di Serie C è praticamente fatto. Eccolo di seguito in rigoroso ordine alfabetico.

  • Avellino
  • Bari
  • Bitonto (Foggia ripescato in caso di retrocessione d’ufficio del Bitonto)
  • Casertana
  • Catania
  • Catanzaro
  • Cavese
  • Juve Stabia
  • Monopoli
  • Paganese
  • Palermo
  • Picerno
  • Potenza
  • Teramo
  • Ternana (Pescara se dovesse retrocedere con Ternana nel girone B)
  • Trapani
  • Turris
  • Vibonese
  • Virtus Francavilla
  • Viterbese

LEGENDA

  • In verde le squadre neopromosse dalla D
  • In arancione le squadre retrocesse dalla B
  • In rosso le squadre che potrebbero usufruire del ripescaggio
  • In viola le squadre che ancora devono conoscere in quale girone giocheranno
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