Conferenza stampa di presentazione per Giacomo Bonaventura, centrocampista della Fiorentina. Tanti i temi toccati dall’ex Atalanta, a cominciare dall’addio al Milan: “Sinceramente non mi aspettavo niente di particolare dopo aver lasciato il Milan. Sapevo che sarebbe stato un mercato difficile, complice anche il lockdown. Dopo il campionato ho preso tempo per pensare al mio futuro, in Nazionale ho avuto la chiamata della Fiorentina e ho detto subito di si, in una piazza ideale e una grande squadra. Non sono rimasto male di come ci siamo lasciati con il Milan, sapevo da gennaio che ci saremmo divisi. Sapevo già che avrei giocato in una squadra diversa. Ci tenevo a passare dei minuti da solo a San Siro, ho provato grande gratitudine per quello che ho fatto in quello stadio”.
Poi si passa alla Fiorentina: “Questa squadra ha molti centrocampisti di qualità, ma questo può solo far bene. Più c’è concorrenza e più si alza il livello, io sono qui per mostrare le mie qualità. Fisicamente mi sento bene, sono qui per fare un campionato importante. Sono stato fermo per poche settimane, ho già fatto tutti gli allenamenti qui, mi sento bene. Sono pronto. La Fiorentina per me rappresenta una nuova sfida, è una squadra che mi è sempre piaciuta, con una bellissima atmosfera. Quando ho ricevuto la chiamata di Pradè non ci ho pensato molto. Ho firmato per due anni, con l’opzione per il terzo. La squadra è costruita bene anche se ci sono compagini più attrezzate di noi, vogliamo giocare al massimo ogni partita e prenderci un posto in Europa. Ho fatto un paio di allenamenti con Ribery, non avevo mai avuto il piacere di conoscerlo. Basta vederlo un minuto con la palla per capire che è un grandissimo giocatore, ed in più è un bravissimo ragazzo, mi ha accolto benissimo. Cutrone l’ho visto carico come sempre, come quando era al Milan, ha sempre tanta adrenalina e speriamo possa fare un gran campionato. Qualche anno fa, quando c’era Pradè e giocavo nell’Atalanta, avevo parlato con la società per venire alla Fiorentina, anche se poi non se n’era fatto di nulla. Da Pradè avevo ricevuto grandi attestati di stima, e alla fine ci siamo ritrovati”.