Francesca Fioretti sulla perizia di Astori: lo sfogo è durissimo [FOTO]

La compagna di Astori non le manda a dire, Francesca Fioretti ha pubblicato un post durissimo su Instagram
CalcioWeb

Si sta provando a fare luce sulla morte di Davide Astori, calciatore della Fiorentina morto in albergo prima della partita di campionato contro l’Udinese. Nelle ultime ore è stato pubblicato l’esito della perizia disposta dalla procura di Firenze, la morte di Astori non poteva essere evitata. La questione ha fatto infuriare la compagna Francesca Fioretti, compagna del calciatore.

Il post di Francesca Fioretti

Francesca Fioretti ha deciso di uscire allo scoperto con un post pubblicato su Instagram: “in questi anni ho sempre voluto evitare dichiarazioni pubbliche sulla morte di Davide e sul processo in corso. Ho sempre confidato che l’onestà e la pulizia che Davide ha dimostrato fuori e dentro il campo avrebbero portato a risposte altrettanto oneste e pulite. È ancora così, ho ancora fiducia che accada. Leggo in queste ore notizie che non sarebbero dovute essere divulgate. Resto stupita da questo passo così avventato e dal fatto che venga fornita una interpretazione parziale e contraddittoria di una perizia medica che rappresenta a ogni modo solo una di quelle di cui dispone la magistratura. Il processo in corso serve ad arrivare a una verità, che non sarà consolatoria in ogni caso: l’idea che la morte di Davide potesse essere evitata aumenta persino il dolore. Ma se esisteva anche la più piccola possibilità che avesse a disposizione un minuto in più, un’ora in più o la sua vita intera, io credo che quella possibilità dovesse essere esplorata, che lui meritasse di averla e che tutto ciò che l’ha ostacolata debba in caso venire alla luce. Per lui e per evitare che succeda di nuovo. Nutrivo molti dubbi sull’essere presente di persona alla prossima udienza, ora sento di dover essere lì, a dimostrare simbolicamente, con forza e senza rancore, che è solo in quell’aula che la verità potrà essere accertata, accettata e condivisa. Il passato e il futuro ci chiedono di essere coraggiosi”.