Le notizie del giorno, Sartor arrestato per possesso di marijuana. Deferita la Lazio, la reazione di Agnelli

Notizie del giorno, la situazione nel dettaglio che riguardano il mondo del calcio. Gli aggiornamenti dall'Italia e dall'estero

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Tutte le notizie del giorno che riguardano le squadre del campionato italiano ed estero. Ancora guai per l’ex calciatore Luigi Sartor. Nelle ultime ore è finito in manette per essere stato sorpreso a coltivare marijuana in un casolare abbandonato a Lesignano Palmia. Nel dettaglio è stato fermato dalla Guardia di Finanza che lo ha accusato di detenzione di sostanze stupefacenti insieme a un complice, con il quale curava una serra con 106 piantine. Non si tratta del primo arresto per Sartor, nel 2015 era stato condannato a 9 mesi di carcere con pena sospesa per maltrattamenti nei confronti dell’ex compagna e successivamente assolto all’accusa di stalking. Nel 2012 era stato squalificato per cinque anni nell’ambito dell’inchiesta sul calcioscommesse. (LA NOTIZIA NEL DETTAGLIO. 

Lotito
Foto di Matteo Bazzi / Ansa

La notizia era nell’aria, ma adesso è arrivata la conferma. La Procura Federale ha deferito la Lazio, il presidente Lotito ed i medici Pulcini e Rodia per il caso tamponi. La difesa del club biancoceleste non è stata considerata convincente al procuratore Giuseppe Chinè. Secondo il materiale visionato è stato verificato il mancato rispetto del protocollo in diverse occasioni. Le accuse sono pesanti. Lotito è stato deferito “per non aver provveduto a far rispettare o comunque per non aver vigilato sul rispetto delle norme in materia di controlli sanitari e delle necessarie comunicazioni alle autorità sanitarie locali competenti”, ed in particolare per “non aver tempestivamente comunicato alle Asl competenti la positività al COVID-19 di 8 (otto) tesserati, riscontrata, in data 27 ottobre 2020, a seguito dell’effettuazione dei tamponi cd. Uefa del 26 ottobre 2020, in vista dell’incontro di Champions League Brugge-Lazio del 28 ottobre 2020, e per non aver comunicato alle Asl competenti i nominativi dei ‘contatti stretti’ dei tesserati positivi, e per non aver ‘concordato’ con le Asl locali competenti le modalità dell’isolamento fiduciario dei tesserati del Gruppo Squadra ‘positivi’ e la quarantena dei tesserati del gruppo Squadra ‘negativi’, ovvero dei cd. ‘contatti stretti’ dei tesserati ‘positivi’ e, pertanto, per non aver attivato alcuna misura di prevenzione sanitaria con riferimento ai cd. ‘contatti stretti’ dei tesserati risultati positivi al Covid-19”. (LA NOTIZIA NEL DETTAGLIO). 

Caos tamponi, la Lazio si difende dopo il deferimento: “siamo estranei”

Dopo il Tapiro d’Oro per Antonio Conte è arrivato anche quello nei confronti di Andrea Agnelli. Intercettato dall’inviato Valerio Stafelli il presidente bianconero ha accettato il ‘premio’ e ammesso lo scambio di insulti: “Ogni tanto la passione nel nostro lavoro porta ad andare oltre le regole delle buona maniere. La collaborazione con Conte si è chiusa bene. Quelli erano gesti di affetto…”. (LA NOTIZIA NEL DETTAGLIO). 

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