Pupi Avati chiede scusa alla Lazio: la lettera al presidente Lotito

Pupi Avati ha creato qualche motivo di discussione per una frase contro la Lazio, la lettera al presidente Lotito

CalcioWeb

Una pagina del libro di Pupi Avati ha creato motivi di grande discussione, in particolar modo una frase ha scatenato le reazioni dei tifosi della Lazio. Nel libro ‘L’archivio del Diavolo’ il personaggio Furio Momenté, viene etichettato come un “laziale di me…”. I tifosi biancocelesti si sono scatenati e hanno commentato l’episodio sui profili social, da Facebook a Twitter. Lo stesso Pupi Avati ha deciso di bloccare ogni polemica pubblicando una lettera, come riporta il ‘Corriere dello Sport’.

La lettera di Pupi Avati al presidente Lotito

Pupi Avati
Foto di Claudio Peri / Ansa

Il regista e scrittore Pupi Avati ha deciso di pubblicare una lettera per il presidente Lotito con l’obiettivo di interrompere ogni tipo di polemica.

“Illustre e caro Presidente Lotito e caro Direttore Zazzaroni, sul suo giornale leggo con estremo rammarico come due brevi battute tratte dal mio romanzo L’archivio del Diavolo, siano state considerate offensive nei riguardi della tifoseria laziale. Non era certamente nel mio intento ferire nessuno, tantomeno i tifosi di una delle squadre che sia per ragioni familiari (i miei figli tifano Lazio da sempre) che per ragioni affettive (sono amico di Pippo Inzaghi e di conseguenza grande estimatore di Simone da anni) considero una delle autentiche realtà ormai indiscutibili del nostro calcio. Con quello scambio di battute fra i guardiani notturni del Ministero di Grazia e Giustizia (scena tra l’altro ambientata nei remoti anni cinquanta) ho inteso dare verosimiglianza a un’interlocuzione corrente, salace e corrosiva, che tutt’ora si può udire in qualsivoglia contesto della Capitale. Probabilmente ho sbagliato, e me ne scuso davvero con Lei e con tutti i tifosi, nel non aver considerato che con quel paio di brevi battute, avrei urtato la sensibilità dei tanti seguaci della Lazio. In attesa dei nuovi goal del grande Ciro Immobile, vi saluto con amicizia. Pupi Avati”.

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