Ounas è stato un grande protagonista del Crotone, il calciatore di proprietà del Napoli ha messo a segno un gol bellissimo nello scontro salvezza contro il Torino. Il club calabrese si è rilanciato prepotentemente per la corsa salvezza e le prossime partite saranno fondamentali. L’arrivo di Serse Cosmi ha portato ad una svolta dal punto di vista mentale e qualche differenza si è vista anche dal punto di vista tattico. Il calciatore francese con cittadinanza francese naturalizzato algerino è stato vittima di pesanti insulti razzisti sui social e ha deciso di denunciare l’episodio.
Il comunicato del Crotone
Anche il Crotone ha deciso di schierarsi al fianco del calciatore, pubblicato un comunicato ufficiale a sostegno di Ounas. “Il Presidente Gianni Vrenna ha voluto fortemente stigmatizzare e condannare gli insulti ricevuti sui social da Adam Ounas: “Adam è qui con noi solo da qualche settimana ma lo abbiamo accolto a braccia aperte, rimanendo affascinati dal suo talento. Lo abbiamo sempre fatto con chiunque, e chi è venuto a Crotone si è sempre portato dietro ricordi importanti: arrivati quasi bambini, ripartiti uomini. La nostra società è una famiglia e da sempre condanniamo gesti che ancora oggi fatichiamo a comprendere. Adam è un professionista, ma anche un ragazzo come tanti: potrebbe essere un giovane delle serie dilettantistiche, un bambino delle nostre scuole calcio o non per forza un calciatore. Il razzismo deve – sempre e comunque – essere condannato in maniera chiara e forte. E non basta parlare del gesto di “pochi isolati”, ognuno deve avere una posizione inequivocabile, soprattutto chi come noi viene preso come esempio da milioni di bambini che sognano vedendo un pallone rotolare. Ounas è un calciatore, ma è soprattutto un ragazzo. A renderlo “diverso” dagli altri è solo il talento.”. Tutta la società si schiera compatta al fianco di Adam, che ha già comunicato alle autorità l’intenzione di sporgere querela verso gli autori del deprecabile gesto, e fungere da deterrente affinché simili episodi non si ripetano mai più non solo nei suoi confronti ma in nessuna parte del Mondo”.