Cadice-Valencia, la versione di Diakhaby: la ricostruzione ed i messaggi delle due squadre

Si è verificato un episodio di razzismo nel match tra Cadice e Valencia. Le due squadre hanno deciso di uscire allo scoperto

CalcioWeb

Si è verificato un brutto episodio nell’ultima giornata della Liga spagnola, il calciatore Diakhaby ha lasciato il campo a causa di offese di razzismo e poi non è più rientrato. Per la cronaca la sfida si è conclusa sul risultato di 2-1, i padroni di casa si portano a 32 punti, a -1 proprio dal Valencia. Diakhaby ha deciso di uscire subito allo scoperto: “Cala mi ha detto negro di m…”, ha confermato. Sono arrivate tante reazioni anche dalla stampa, Marca ha così titolato: “Sconfitta di tutti, non sei solo”. 

Il comunicato del Cadice

DiakhabyIl Cadice ha condannato l’episodio attraverso un comunicato ufficiale: “Il Cádiz Football Club, visti gli eventi accaduti nella partita contro il Valencia Football Club, vuole fare le seguenti considerazioni:
– Siamo contrari a qualsiasi situazione di razzismo o xenofobia, chiunque ne sia l’autore, e lavoriamo per la sua estirpazione. Tutti gli autori di questi crimini, che provengano o meno dalla nostra squadra, devono pagare per questo.
– Non dubitiamo dell’onestà di tutti i componenti della nostra rosa, fermi difensori della lotta al razzismo, il cui atteggiamento è sempre stato esemplare in tutte le partite che si sono giocate.
– Non si può entrare per valutare le questioni del gioco tra i giocatori, chiediamo sempre un atteggiamento di rispetto e responsabilità nei confronti degli avversari.
– Lavoriamo e continueremo a lavorare affinché nel nostro calcio non ci siano comportamenti xenofobi, con un “NO AL RAZZISMO” con tutta la sua forza”.

Il comunicato del Valencia

Durissimo anche il commento del Valencia: “1. Mouctar Diakhaby oggi è diventato un’altra vittima del razzismo nel calcio;
2. Dopo aver subito un intollerabile insulto razzista, ha subito un cartellino giallo per protesta;
3. Siamo orgogliosi del supporto che Diakhaby ha ricevuto dai suoi compagni di squadra e della decisione di lasciare il campo in blocco;
4. Confidiamo che questo evento sarà oggetto d’inchiesta;
5. Con nostra delusione, non è stata presa alcuna decisione;
6. Il club in nessun momento ha esortato i suoi giocatori a tornare in campo. L’arbitro ha comunicato ai giocatori le potenziali conseguenze del mancato rientro in campo. I giocatori, costretti a giocare sotto minaccia di rigore dopo gli insulti razzisti e il cartellino giallo a Diakhaby, decidono di rientrare in campo;
7. Diakhaby ha chiesto ai suoi compagni di squadra di tornare in campo e combattere. I suoi colleghi hanno rispettato la sua volontà;
8. Quello che è successo oggi non dovrebbe mai più ripetersi nel calcio;
9. Il Valencia è contro il razzismo ed esprime il suo pieno sostegno a Diakhaby. Oggi è un giorno triste per il nostro sport;
10. Quella che abbiamo perso oggi non è una partita, oggi si è perso il rispetto e lo spirito del calcio e dello sport”.

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