E’ una situazione delicatissima in casa Sampdoria, dentro e fuori dal campo. La squadra di Stankovic è reduce dalla buona prestazione contro il Monza, la sfida del campionato di Serie A si è conclusa sul risultato di 2-2. La posizione di classifica è molto preoccupante, i blucerchiati occupano la penultima posizione e il distacco dalla zona salvezza è di 8 punti.
La squadra è in campo per preparare la gara contro l’Inter, incontro sulla carta proibitivo. La dirigenza ha piazzato un colpo importante sul fronte svincolati, l’ex Real Madrid Jesé. Si tratta di un calciatore di grande qualità in grado di giocare in tanti ruoli di centrocampo ed attacco.

Ferrero sul rischio penalizzazione
A tenere banco sono anche le situazione fuori dal campo. Il nome della Sampdoria è uscito anche in relazione allo scandalo delle plusvalenze fittizie, il secondo filone rischia di mettere nei guai alcune squadre del campionato di Serie A.
Un’altra situazione delicata per la Sampdoria è quella relativa al rischio dei due punti di penalizzazione in riferimento al mancato pagamento degli stipendi. Massimo Ferrero spiega la situazione. “Gli stipendi verranno pagati, ma abbassiamo i toni. Nessuno caccerà la Sampdoria dal campionato, nessuno farà niente perché la Sampdoria pagherà gli stipendi.
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Il massimo che può succedere sarà un ritardo nel pagamento, ma questo non avverrà, perché quando sono stato presidente e c’era il lockdown ho pagato tutto, ho ritardato un po’ gli stipendi ma si parla con i ragazzi, i giocatori ci tengono alla maglia, la protagonista è la Sampdoria”.
Sul futuro del club: “se c’è un compratore sono pronto a vendere. Parlano di Merrill Lync e di Barnaba, ma Barnaba non voleva fare niente, voleva mettere trenta milioni e svuotare la Sampdoria. Parlano di Luca Bettonte che non conosco, è una brava persona ma se ne parla troppo. Un giocatore che va in campo come può avere la testa sul pallone, sul verde? La Sampdoria non è un parco giochi e l’unico protagonista non è chi gira intorno alla Sampdoria ma sono i ventidue giocatori che vanno in campo” conclude il patron blucerchiato a Lapresse.