Il Var è un assistente dell’arbitro. Lo stesso acronimo significa “Video Assistant Referee”, quindi è semplicemente un aiuto tecnologico fornito all’arbitro dalla tecnologia. E’ sempre l’arbitro a decidere. E’ l’arbitro che va a rivedere il video e decide. Non è stato quindi il Var ad annullare il gol della Juve, il Var è semplicemente un aiuto per l’arbitro che ha la possibilità di rivedere i replay da più angolazioni, al rallentatore, per non sbagliare una decisione. Quando non c’era il Var, dicevamo sempre “è facile parlare guardando il replay da casa, ma l’arbitro deve decidere in un secondo“. E adesso ha la possibilità di guardare il replay anche lui.
Se prende una decisione e va a rivederla, non significa che ha sbagliato: tante volte torna in campo e conferma la decisione che aveva preso in precedenza. Quindi ieri ad annullare il gol della Juve non è stato il Var ma lo stesso arbitro Fabbri che ha utilizzato l’assistenza video e guardando i replay ha valutato che in campo dal vivo aveva sbagliato e ha rimediato ad un suo errore.
Il Var è stato introdotto proprio per questo e ha reso il calcio più giusto. Quindi non rompete le palle. Che il Napoli questo scudetto se lo è strameritato, anzi se lo meritava già cinque anni fa quando sempre a fine aprile e sempre allo Stadium aveva vinto 0-1 con gol allo stesso minuto di ieri per un titolo poi clamorosamente derubato a San Siro in un Inter-Juve degno dei peggiori episodi di Calciopoli.
Anzi, l’unica cosa su cui bisogna interrogarsi è perché ieri sera il Var non è intervenuto per espellere Gatti che ha preso a pugni Kvaratskhelia con un gesto antisportivo e intenzionale che neanche nel wrestling sarebbe concesso. Adesso dovrà pensarci il Giudice sportivo.