Milano, 5 mag.(Adnkronos) – “Per opporci al Dl Cutro, ripristinare la protezione speciale, chiudere i Cpr e contrastare le politiche razziste che causano stragi nel Mediterraneo e sui confini e producono marginalità sui territori, saremo in piazza domenica 7 maggio”. Questo l’annuncio di una manifestazione organizzata per domenica prossima 7 maggio, a Milano, lanciato da un gruppo di associazioni che include, tra le altre, Acli Milanesi, Asgi Milano, Casa della Carità, Comunità di Sant’Egidio, Emergency-Volontari Milano, I Sentinelli, Mediterranea Saving Humans Milano, oltre a Cgil Milano e Sinistra Italiana.
Nella nota, le associazioni spiegano che la mobilitazione fa seguito all’approvazione, da parte del Parlamento, del cosiddetto ‘decreto Cutro’, al quale “siamo apertamente contrari, a partire dalla scelta del nome, che riteniamo offensiva per le vittime del naufragio, le loro famiglie e la comunità di Steccato di Cutro da subito solidale”. Il decreto, aggiungono, “continua a proporre misure emergenziali per la gestione di un fenomeno sociale, quello delle migrazioni, ormai strutturale anche nel nostro Paese. Le modifiche normative criminalizzano l’accesso alla richiesta di asilo, limitano fortemente la protezione speciale, producendo più irregolarità, e moltiplicano il numero e l’utilizzo dei Cpr e di altri luoghi di privazione della libertà personale, spazi in cui le violazioni dei diritti sono ampiamente documentate”.
“Assistiamo oggi a proposte sempre più regressive da parte di questo governo, nel nome del mito della ‘razza’ e della nazione, proposte che minacciano la coesione sociale nelle città e nei territori già meticci, tolgono diritti invece che estenderli, e, al contrario di quanto dichiarano, eliminando tutele e possibilità di ottenere documenti regolari, alimentano l’insicurezza per tutti. Anche la nostra Milano produce confini più o meno visibili, come è accaduto fino al mese scorso in via Cagni con le ricorrenti violenze ai danni di persone richiedenti asilo; con il problema tuttora presente delle lunghissime attese per fare domanda di asilo, anche a causa della difficoltà di accesso al sistema di prenotazione; con l’assenza di un intervento decisivo rispetto all’attesa lunga tre anni per la sanatoria del 2020; con la carenza di accoglienza dignitosa per le persone in transito; con l’espressa volontà di non chiudere il Cpr di via Corelli, nonostante continue violazioni e abusi e l’oggettiva incompatibilità stessa dell’istituto della detenzione amministrativa con il rispetto dei diritti umani e della dignità e della persona”, perché “questi confini producono violenza ed esclusione sociale in una città sempre più plurale, inclusiva e democratica, che ogni giorno costruiamo insieme alle comunità immigrate e alle nuove generazioni. Noi -concludono le associazioni- siamo apertamente contrari alla criminalizzazione di chi migra e di chi sostiene le operazioni di soccorso, così come alla limitazione dei diritti della persona”. Per questo “domenica, alle 15.30 saremo in piazza Oberdan per ribadire che nessuna persona è illegale e un secco ‘NO’ al decreto Cutro”
Migranti: domenica a Milano associazioni in piazza contro dl Cutro
