“Abbiamo giocato contro il peggior arbitro che abbia incontrato nella mia carriera. E ne ho visti di scarsi. Come società non abbiamo la forza di dire questo arbitro non lo vogliamo. L’arbitro prima deve essere uomo, con intelligenza e controllo degli aspetti umani. Chiffi è un disastro.
Doveva dare un rosso, va a casa frustrato perché non dà il rosso a me perché non gli ho dato l’opportunità. Ogni volta che viene questo signore, smetto di lavorare per evitare il cartellino rosso“. Le parole rivolte da Josè Mourinho all’indirizzo dell’arbitro Chiffi dopo la sfida contro il Monza continuano a far discutere. Nella giornata di domani, alle ore 10:00, è in programma l’udienza davanti al Tribunale federale che potrebbe determinare la squalifica del tecnico della Roma.
“Subito dopo il deferimento, arrivato dalla Procura Figc il 19 maggio per la presunta violazione degli articoli 4 (quello sulla mancata lealtà) e 23 (giudizi lesivi della reputazione) del Codice di Giustizia Sportiva, che vedeva coinvolta anche la Roma per responsabilità oggettiva, si è parlato di patteggiamento. Al momento però l’accordo non è ancora stato trovato“, si legge su “La Gazzetta dello Sport”.
La Roma è convinta di avere l’intesa con la Procura, quantomeno sulla sanzione pecuniaria, ma a Mourinho vengono chieste anche le pubbliche scuse, elemento di forte discussione. Se non si dovesse trovare un’intesa si andrà come previsto a processo, con possibile rischio di squalifica.
Le parole di Gravina
Sui presunti problemi fra la Roma e gli arbitri era intervenuto il presidente della FIGC Gabriele Gravina dichiarando: “usciamo da questi equivoci, lasciamo perdere queste illazioni che fanno male a chi pensa per primo a questa sorta di complotto – ha dichairato a “Radio Anch’io Sport su Rai Radio 1” – La Roma è una grandissima società, sa benissimo che ci possono essere degli errori arbitrali, ma abbandoniamo queste ipotesi di complotto che creano soltanto alibi a chi deve cercare di individuare forme di responsabilità“.