“Mi dispiace che sia finita così, però siamo stati chiari con Leo già da febbraio scorso quando io e la società gli abbiamo parlato diverse volte dicendogli che l’anno prossimo sarebbe stato un anno in cui avrebbe dovuto decidere di continuare da un’altra parte o smettere“. Firmato Massimiliano Allegri. Intervistato da DAZN, il tecnico della Juventus torna a parlare del caso Leonardo Bonucci e lo fa svelando un particolare retroscena.
Un vero e proprio ultimatum, arrivato già lo scorso febbraio: o cambi squadra e continui la tua carriera altrove, o ti ritiri a fine stagione da calciatore della Juventus. Bonucci ha fatto di testa sua, ha scelto l’orgoglio: è rimasto “da calciatore della Juventus”. Uno scenario che non era previsto nelle condizioni dettate dalla società ed è finito fuori rosa.
“Quando hai 35-36 anni e hai fatto la storia della Juve, Leo ha fatto 500 partite e anche zoppo andava in campo… – prosegue Allegri – Ha dato tanto alla Juve e la Juve ha dato tanto a lui. Deve prendere una decisione importante e non guardare ad un anno, ma a quel che è il futuro perché è giovane. Quel che dico ora l’ho detto in tempi non sospetti. È normale, quando un campione come lui arriva a fine carriera, che ci sia paura di smettere. Io non sono stato campione, ho fatto una carriera normale e per me smettere è stato facile.
Le dinamiche sono le stesse, la differenza è che uno deve avere la capacità di accettare prima. Se accetta prima è un bene per sé stesso, se accetta dopo passa un momento di noia. Per me è stato un giocatore straordinario, importante. Rimarrà nella storia della Juve, 500 partite nella Juve l’hanno fatte in pochi“.