Roma, 6 set. (Adnkronos) – “Dopo la Thyssen, il Mottarone e, oggi, Brandizzo, i problemi della sicurezza non possono essere affrontati sull’onda dell’emozione o nei ritagli di tempo ma con politiche organiche, oltre che con un recupero dell’ethos sul valore della persona che non può diventare merce”. Lo ha detto Enrico Borghi, capogruppo di Azione-Italia viva al Senato, a Coffee break.
“Riflettere sul Codice degli appalti, perché la catena della subfornitura porta a contrarre gli elementi di garanzia e di sicurezza, può essere utile – ha proseguito -. Ci troviamo davanti a un drammatico tema di efficienza della pubblica amministrazione, di implementazione dei processi, di messa a terra di quello che le leggi prevedono. Più che introdurre nuove fattispecie di reato, la vera questione è il funzionamento dei controlli in relazione a due aspetti: la prevenzione, e quindi l’Ispettorato generale del lavoro, e la magistratura, con l’accertamento sui reati. Se ci concentriamo su questi due elementi, avremmo già fatto molto”. “Anche il Pnrr, tuttavia, può essere l’occasione per rendere i temi della sicurezza un elemento strutturale, innanzitutto, delle aziende pubbliche, e poi nel processo di produzione, costruendo una nuova cultura della sicurezza”, ha concluso Borghi.
Torino: Borghi (Az-Iv), ‘affrontare tema sicurezza in modo organico’
