Sono emersi nuovi sviluppi sul secondo filone dell’inchiesta Prisma. Sul tavolo della commissione federale sono finiti i rapporti tra la Juventus e 11 procuratori. Nel dettaglio l’accusa contestata è quella di “aver stipulato con la società Juventus contratti di mandato fittizi, ricevendo corrispettivi inesistenti, al fine di recuperare un credito precedentemente maturato e non contabilizzato, in violazione di plurime disposizioni disciplinari”.
Secondo quanto riporta ‘Il Corriere dello Sport’ il procuratore della FIGC Giuseppe Chinè ha inoltrato nei mesi scorsi una segnalazione sui fatti alla commissione, che proprio ieri ha deciso di procedere nei confronti di Luca Ariatti, Michele Fioravanti, Giuseppe Galli, Gabriele Giuffrida, Davide Lippi, Vincenzo Morabito, Silvio Pagliari, Giorgio Parretti, Luca Puccinelli, Antonio Rebesco, Tullio Tinti.
Juventus, arriva un ribaltone sul processo Prisma: cambia tutto
Ai procuratori vengono contestati gli articoli 15 e 21 del regolamento generale sugli agenti (autonomia, trasparenza, indipendenza, modalità di comunicazione degli incarichi) e gli articoli 6 e 11 del regolamento disciplinare (rispetto dell’etica sportiva, rispetto della leale concorrenza e rispetto delle norme della FIGC).