Caso Maignan, da Malagò al botta e risposta Soumahoro-Kelany

I cori contro Maignan continuano a scatenare motivi di grande discussione: botta e risposta Soumahoro-Kelany

CalcioWeb

Si surriscalda la situazione nel mondo del calcio con riferimento al caso Maignan. Il portiere del Milan è stato vittima di insulti razzisti dagli spalti in occasione della partita contro l’Udinese, valida per la 21ª giornata del campionato di Serie A.

“Direi che non è il primo episodio di questo genere, direi che sarebbe finalmente indispensabile che potesse essere l’ultimo, qui senza sé e senza ma, ovviamente il Comitato Olimpico condanna questa forma di ignoranza sportiva, culturale, nello specifico calcistico, dico nello specifico perché parliamo a nome di tutto il sistema sportivo, più che mai in un contesto oggi mondiale che sappiamo benissimo quanto sia indispensabile che non ci sia una differenziazione a nessun livello, a cominciare dal colore della pelle, razze, religioni. Lo sforzo anche che il Cio sta facendo per tenere unito questo mondo è sotto gli occhi di tutti”. E’ quanto dichiarato dal presidente del Coni, Giovanni Malagò.

“Ci auguriamo che chi di competenza, organi di giustizia sportiva e ordinaria facciano il loro corso in un modo assolutamente autorevole e, consentitemi di dire, forte per evitare che ci possano essere ancora dei soggetti che si sentano, tra virgolette, non dico autorizzati, ma tutto sommato con una pena lieve, con una sanzione spesso molto modesta di ricominciare a dare questo cattivo esempio”.

“L’ultima considerazione è che facendo così si svilisce sicuramente il prodotto del calcio, in questo caso della Lega di Serie A, ma in assoluto poi anche dello sport italiano perché in qualche modo di rimbalzo c’è un tema di immagine, di prestigio che noi assolutamente condanniamo e che non ci meritiamo”, ha aggiunto Malagò.

“In tutti questi anni che ho ricoperto il ruolo del Presidente del Comitato Olimpico non ho mai fatto una considerazione, un commento su una sentenza o su un’ipotesi di una sentenza, sia ovviamente che riguarda la giustizia sportiva, tanto più quella ordinaria, ma ancora maggiormente su quella che dovrebbe essere una sentenza. Ci sono gli organi preposti e non è corretto che io in nessun modo interferisca, influisca o strumentalizzi questa situazione”.

“Che cosa possiamo fare dal punto di vista culturale? Educare, sensibilizzare e isolare. Io peraltro, devo essere sincero, sono vicino alla società Udinese, perché è vittima palese di questa vicenda. Ho visto il contesto, i numeri, sono una minoranza molto esigua. Anche questo non lo trovo giusto, però purtroppo è assolutamente indispensabile che se uno non trova il sistema, e non vale certo solo per l’Udinese, questo discorso si dovrebbe ampliare ad altre società, che le conseguenze sono inevitabili”, ha proseguito Malagò.

Caso Maignan alla Camera, botta e risposta Soumahoro-Kelany

L’episodio di razzismo ha scatenato reazioni anche alla Camera. A portare il caso in aula è stato il deputato del Misto Aboubakar Soumahoro: “non è la prima volta che accade. Il contesto, il clima politico in cui questo si verifica ci deve portare ad una ulteriore riflessione. Quale messaggio lancia la politica all’opinione pubblica quando parla di sostituzione etnica, quando si adottano provvedimenti come il decreto Cutro, la deportazione dei migranti in Albania, la legge Bossi-Fini o quando la politica rimane in silenzio di fronte ad un atteggiamento dichiaratamente fascista come quello di Acca Larenzia?”.

Alla condanna si è associato anche Federico Fornaro, del Pd: “nei confronti di questi comportamenti ci deve essere tolleranza zero”. Stessa posizione anche da parte della deputata di FdI Sara Kelany, che però ha replicato con decisione a Soumahoro: “mi sento di condannare chi porta in quest’aula questi argomenti per continuare a fare dell’ideologia e a dare a questo governo del fascista, del razzista, dello xenofobo. Questo non fa del bene alla causa che l’onorevole Soumahoro voleva portare in quest’aula. Per questo, le dichiarazioni dell’onorevole Soumahoro sono assolutamente inaccettabili”.

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