Per tutti i lettori che hanno deciso di seguire Euro 2024 insieme a CalcioWeb la vittoria della Spagna agli Europei non è stata una sorpresa. Fin dalle prediction iniziali avevamo indicato la ‘Roja’ come una delle grandi favorite e, dopo aver visto le prime gare dei gironi abbiamo avuto solo conferme. A proposito di partite iniziali, ricordiamo bene anche quella contro l’Italia.
Un 1-0, che magari sarebbe potuto essere anche più largo, ma che non lo è stato, merito di una difesa azzurra che, pur soffrendo è riuscita a reggere e di un ottimo Donnarumma. Soprattutto, non un gol, ma un autogol. Oggi, guardandoci indietro, non possiamo che pensare al più classico dei “what if…”. Che sarebbe successo se, dopo Spagna-Italia, non fossero esplosi gli isterismi che hanno portato Spalletti a deragliare dalle sue posizioni?
Una Spagna ingiocabile per chiunque: le ha eliminate tutte!
Questa Spagna è stata letteralmente ingiocabile per chiunque. E la prova è che ha eliminato tutte le dirette concorrenti. Niente calcoli, niente gioco speculativo: è finita nella parte alta del tabellone e le ha fatte fuori tutte, una dopo l’altra. De La Fuente non ha arretrato di un centimetro, non si è adattato a nessun avversario, ha perso Pedri contro la Germania e Rodri nel bel mezzo della finale, ma le sue certezze non hanno vacillato.
La Spagna è stata una macchina perfetta capace di esprimere qualità e bel calcio, l’unica a far divertire anche quando lo spettacolo di Euro 2024 era ampiamente sufficiente. Girone dominato, netto 4-1 alla Georgia, poi il trittico che avrebbe fatto paura a chiunque: 2-1 alla Germania subendo il pari all’89’ e vincendo ai supplementari, in 10, contro un’intera nazione che tifava contro; 2-1 alla Francia, ribaltata a suon di talento con la perla di Yamal; un altro 2-1, all’Inghilterra, in finale. Solo vittorie, dalla prima all’ultima partita.
Una finale dominata (63% di possesso palla, 495 passaggi riusciti a 246, 5 tiri in porta a 3, 1.89 di xG a 0.61), nonostante il punteggio. Pickford è stato decisivo in almeno 3 occasioni e gli inglesi hanno segnato nell’unica occasione nitida avuta a disposizione, prima di quel batti e ribatti sotto porta in cui Olmo ha evitato un immeritato 2-2.
Isterismi, psicosi e pressioni: così l’Italia si è negata la finale
Una vittoria meritatissima quella della Spagna che ha segnato contro chiunque, tranne che contro l’Italia. Ma quell’1-0 subito, nella fase a gironi, dopo una vittoria all’esordio contro l’Albania, quando la situazione in ottica passaggio del turno era ampiamente recuperabile (e si è visto, nonostante tutto ed è proprio quel ‘nonostante tutto’ che la dice lunga…) ha fatto esplodere lo spogliatoio azzurro.
Chiaro, Spalletti è il principale colpevole della debacle italiana a Euro 2024, un allenatore esperto come lui non può crollare sotto il peso della pressione e del nervosismo abbandonando le proprie idee. Ma a gettare benzina sul fuoco sono stati gli isterismi di contorno di tifosi, giornalisti e addetti ai lavori, per una sconfitta ampiamente preventivabile e che non avrebbe pregiudicato il cammino azzurro, anzi, ha permesso all’Italia di finire nella parte ‘semplice’ del tabellone.
Una psicosi tutta italiana, quella che spinge a dover vincere sempre e comunque, a volerlo fare dominando o si grida allo scandalo. Il tutto contrariamente a quanto storia e DNA azzurro impone. Questo voler guardare, con invidia e imitazione alla bellezza degli altri mortificando noi stessi. E così che dopo Spagna-Italia l’Europeo di Donnarumma e compagni è stato un lento e inesorabile declino verso l’eliminazione, evitata da Zaccagni contro la Croazia, ma presentatasi poco dopo contro la Svizzera.
Un’Italia stravolta da Spalletti che dopo le critiche nella sfida contro la Spagna è passato al 3-5-2 e al 4-3-3, ha stravolto l’attacco per poi tornare sui suoi passi, fatto giocare fuori ruolo gran parte dei giocatori a disposizione alla ricerca di una quadratura che non andasse bene a lui, ma agli altri. E il risultato si è visto, un’Italia isterica e bipolare, specchio degli italiani che hanno gridato allo scandalo dopo aver perso contro una Spagna superiore a chiunque.
Chissà, forse, senza quel punto di rottura, oggi al posto di un’Inghilterra sottotono per tutto il torneo, ci sarebbe stata l’Italia: probabilmente avremmo perso, magari no…