A poco più di due settimane dall’inizio del campionato, la situazione dei diritti tv di Serie B è più incerta che mai. I tifosi delle 20 squadre del torneo cadetto non sanno ancora quale broadcaster trasmetterà le partite della propria squadra del cuore per la stagione 2024-2025.
Secondo quanto riporta “La Repubblica”, nonostante i club portino avanti colloqui giornalieri con i vari broadcaster, ancora si è ben lontani da una scelta definitiva. Il problema principale è il prezzo con DAZN e Sky, i due competitor che nello scorso ciclo trasmettevano tutte le gare non in esclusiva: entrambe non hanno intenzione di presentare un’offerta che superi i 12 milioni di euro a testa.
Situazione di stallo nonostante il bando 2024-2027 che, a differenza del precedente, non prevede la vendita dei diritti per piattaforma ma per prodotto. In questo modo Sky non dovrà pagare due volte per trasmettere sia sul satellite sia in streaming. In compenso però, dovrà pagare una fiche per potere trasmettere nei bar.
La Serie B, grazie al bando 2021-2024, incassava in totale 43 milioni a stagione. Di questi, 28 milioni li garantiva Sky, 12 milioni arrivavano da DAZN e dal mercato internazionale, inizialmente affidato a Helbiz, che dopo due stagioni ha attraversato un momento di crisi e ha smesso di pagare.
L’incasso previsto attualmente è in forte ribasso. Se le cifre dovessero essere confermate, la Serie B perderebbe 10 milioni rispetto al triennio passato nonostante gli ascolti sia in crescita: 600.000 di persone a giornata di media contro le 250.000 pre-Covid. Nonostante i dati positivi, attualmente è forte il rischio che la Serie B possa iniziare senza che i bandi vengano assegnati.
Fino ad allora, resteranno congelati i 7,5 milioni che la Serie B si prepara a pagare alla società francese Emg per la produzione televisiva degli eventi.