Zero punti in due gare di Champions League per il Milan. Ma tra il 3-1 subito contro il Liverpool e l’1-0 di questa sera in casa del Bayer Leverkusen c’è una differenza importante. I rossoneri sono ancora in costruzione, hanno delle fragilità evidenti ma anche dei pregi che si iniziano a intravedere. Ma il treno dell’Europa va veloce e mette pressione a chi è ritardo.
Consigliabile un’aspirina in questi casi, ma se ‘Aspirine’ è il soprannome del tuo avversario, il Bayer Leverkusen, meglio evitare e soffrire la pressione, provare ad arginarla e salvare il salvabile. Il copione del primo tempo del Milan è più o meno questo.
I rossoneri si abbassano a causa della pressione dei bavaresi, abili a far valere la superiorità numerica a centrocampo e ad allargare il gioco sulle fasce in cui Grimaldo e Frimpong sono più fastidiosi che pericolosi. Sei i tiri in porta subiti dal Milan nel primo tempo, su alcuni serve la reattività di Maignan ad evitare il gol, soprattutto nelle fasi iniziali in cui i rossoneri rischiano di venire sorpresi a freddo. Al 21′ Boniface corregge in rete il cross di Frimpong per l’1-0 ma la rete è annullata per fuorigioco dell’olandese.
Il Milan viene fuori sul lungo periodo provando a sfruttare le ripartenze e quando riesce a trovare il Leverkusen scoperto può fare male: nè Leao nè Pulisic riescono però ad essere incisivi, Tah ferma di tacco un contropiede letale, Abraham chiede un calcio di rigore per contatto in area ma l’arbitro lascia correre e si va a riposo sullo 0-0.
Nella ripresa il copione non cambia, il Milan soffre sempre e a furia di provarci, il Leverkusen la sblocca: Grimaldo pesca Frimpong in area, conclusione parata da Maignan, sulla respinta Boniface deve solo appoggiare in rete e questa volta è anche in posizione regolare. Il gol scuote il Milan che ha subito l’opportunità di pareggiare: Pulisic taglia la difesa tedesca con un filtrante, Reijnders si inserisce in area, frena e forse perde l’inerzia giusta per il gol, poi la recupera con una suolata da calcetto, e tira in porta trovando il braccio di Hradecky che evita la rete.
L’entrata di Morata rende il Milan più pericoloso: lo spagnolo impegna Hradecky di testa, poi quasi gli fa combinare la fritta su rilancio con pallone che sfila parallelo alla linea di porta e finisce fuori. Nel finale il Milan merita il pari: Theo Hernandez colpisce la traversa su tiro deviato, sulla respinta Morata mette fuori di testa a portiere battuto.
Il forcing del Milan per tutti i 20 minuti finali porta a tante azioni pericolose ma non a quella decisiva. I rossoneri non sfondano e il Bayer Leverkusen porta a casa una vittoria preziosa.