La lunga e controversa vicenda di Calciopoli sembra giungere a una conclusione definitiva, almeno per quanto riguarda le richieste di risarcimento avanzate da Bologna e Brescia. La Corte di Cassazione, con la sentenza del 7 marzo 2025, ha respinto i ricorsi dei due club, confermando che gli eventi di frode sportiva del campionato 2004/05 non hanno alterato significativamente la classifica finale.
Bologna e Brescia avevano avviato azioni legali, chiedendo un risarcimento danni per la retrocessione in Serie B, avvenuta al termine di quella stagione. Secondo i club, le frodi sportive legate a Calciopoli avevano influenzato i risultati del campionato, determinando la loro retrocessione.
La Cassazione, tuttavia, ha stabilito che “gli eventi di frode sportiva accertati non avevano determinato, in pratica, alcun significativo mutamento della classifica finale“. I giudici hanno inoltre criticato la società Victoria 2000, legata all’ex presidente del Bologna Francesco Gazzoni Frascara, per non aver confutato adeguatamente la ricostruzione dei fatti.