Napoli, McTominay diventa un brand

Dopo “MacFratm”, arriva anche il logo con la prodezza contro il Cagliari: il club azzurro punta tutto sull’icona scozzese
CalcioWeb

A Napoli è scoppiata la McTominay-mania. Dopo il gol che ha regalato il quarto scudetto nella storia del club, la semirovesciata di Scott McTominay è diventata molto più di un gesto tecnico: è un simbolo, un’icona, un marchio registrato. Il Napoli ha infatti depositato presso l’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi un nuovo logo con l’immagine stilizzata della celebre rete contro il Cagliari — quella che, all’ultima giornata di campionato al “Maradona”, ha deciso il titolo per gli uomini di Antonio Conte.

Dopo “MacFratm”, anche la rovesciata diventa merchandising

Già lo scorso 16 maggio, il club di Aurelio De Laurentiis aveva registrato il soprannome “MacFratm”, nato da una battuta del compagno Pasquale Mazzocchi. Ora arriva anche la stilizzazione in celeste su fondo bianco della rovesciata vincente. Un’operazione di marketing che conferma come il club voglia capitalizzare al massimo l’euforia per lo scudetto, valorizzando non solo il lato sportivo ma anche quello commerciale del proprio fuoriclasse scozzese.

Dallo zaino ai biscotti: tutti i prodotti del “marchio McTominay”

La registrazione copre un’ampia gamma di categorie merceologiche:

  • articoli di cartoleria (matite, quaderni, astucci)

  • zaini scolastici e borse da viaggio

  • orologi da polso, spillette e gadget

  • boccali da birra, piatti e tazze

  • articoli sportivi (palloni, scarpe, costumi da bagno)

  • prodotti alimentari: biscotti, cioccolato, panini, perfino macchinette da caffè

Un assortimento pensato per rendere il “marchio McTominay” parte della quotidianità di ogni tifoso.

Un’operazione che unisce campo e business

McTominay è sempre più uomo simbolo del trionfo azzurro. Arrivato dal Manchester United, ha conquistato Napoli con i suoi gol pesanti e con una presenza carismatica che ha fatto breccia nel cuore dei tifosi. Ora il Napoli prova a fare di lui anche un’icona commerciale, nella scia dei grandi marchi calcistici moderni.

La domanda è legittima: il colpo sportivo si rivelerà anche un successo di marketing? Le premesse ci sono tutte, ma sarà il mercato — questa volta quello dei prodotti — a dare la risposta definitiva.