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Il Bologna è una delle squadre italiane con il maggior numero di partecipazioni in Serie A. I suoi colori sociali sono il rosso ed il blu e gioca le sue partite interne allo stadio Dall’Ara. La società nasce nel 1909, sotto la fondazione di Emilio Arnstein. Nel 1924 conquista il primo scudetto (saranno sette in totale) e negli anni ’20-’30 gli emiliani sono considerati tra le compagini più forti del campionato. Dieci anni dopo, nel 1934, Renato Dall’Ara prende le redini della squadra diventando presidente. In seguito ad altri trofei, anche in campo europeo, comincia piano piano l’ascesa e ad inizio anni ’80 la squadra subisce una doppia retrocessione, dalla A alla C1. Sono gli anni più duri, quelli in cui non ci si riesce a rialzare ed arriva anche il fallimento, il primo della storia del club: è il 1993 e la squadra felsinea riparte sotto la denominazione di “Bologna Football Club 1909”, ricominciando dalla terza serie. L’ascesa è nuovamente rapida: nel giro di pochi anni il Bologna è autore di una doppia promozione. Il ritorno in massima serie segna anche l’arrivo di grandi calciatori italiani come Roberto Baggio e Giuseppe Signori e, nella stagione 1998-1999, la squadra rossoblu torna a conquistare un trofeo a distanza di tantissimo tempo: la Coppa Intertoto.
Il nuovo milllennio ‘accoglie’ gli emiliani con un’alternanza continua tra la Serie A e la Serie B: i rossoblu ‘oscillano’ tra salvezze sofferte, retrocessioni e promozioni. Nel 2014, trovano una certa ‘stabilità’: il canadese Joe Saputo diventa infatti presidente e i felsinei riescono a mantenere con continuità la Serie A.
Tra i simboli e le bandiere del Bologna, al primo posto c’è sicuramente Giacomo Bulgarelli: una carriera intera ai rossoblu, dal 1959 al 1975, primatista di presenze (391 condite da 43 reti) nonché capitano della squadra che conquistò l’ultimo Scudetto nel 1964. Tra le bandiere c’è anche Angelo Schiavio, che detiene tutt’ora il record di reti con questa maglia, ma anche Giuseppe Della Valle. Negli anni più recenti, il simbolo per eccellenza è Giuseppe Signori, così come Gianluca Pagliuca, Carlo Nervo e Marco Di Vaio. Seppur avesse militato soltanto una stagione (ma con un contributo importantissimo di reti, 22 in 30 presenze), considerati valore e fama del calciatore, può essere considerato un simbolo dei felsinei anche Roberto Baggio, passato da Bologna nel ’97-’98. Tra le bandiere straniere si contano Harald Nielsen, Helmut Haller e Kennet Andersson. In tempi recenti, Blerim Dzemaili, con Pilmark e Perez gli unici capitani non italiani del Bologna.
