Miccoli in lacrime: “Ho chiesto scusa alla signora Falcone, non sono un mafioso”

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1044652_664524776896538_1766249791_nIniziata la conferenza stampa di Fabrizio Miccoli, seguila LIVE.
L’attaccante inizia in lacrime, le sue prime parole: “Sono uscite cose che io non penso. Chiedo scusa a tutta Palermo, alla mia famiglia .Io sono un calciatore e non un mafioso, sono contrario a tutti i pensieri della mafia. Sono amico spontaneo di tutti senza pensare a cosa andavo incontro! Ho partecipato alle partite contro la mafia, in favore di Falcone e Borsellino. Voglio far parte di una delle tante associazioni della signora Falcone, se lei me ne darà la possibilità. La signora Falcone la ho già contattata in privato per porle le mie scuse, spero mi dia la possibilità con i fatti di essere partecipe delle associazioni che lei ha.”
Come è andato il colloquio in Procura? : “Ho passato 5 ore a colloquio con il Procuratore ed ho detto tutto ciò che sapevo in quell’interrogatorio, ora sono un nuovo Fabrizio, prederò le cose positive di questa storia, devo mettere da parte le sciocchezze che ho fatto in passato e pensare a mia moglie ed ai miei figli!”
Ad alcune domande Miccoli non risponde, a causa dell’intervento del suo avvocato, che vieta di inserire nella conferenza stampa i nomi di altre persone inserite nelle indagini.
“Ringrazio Gigi Buffon che mi conosce da una vita e sa cosa realmente penso. Io qui a Palermo ho aiutato persone che avevano bisogno, ho cercato di essere uno di voi, uno di Palermo. Oggi mi rendo conto che ho commesso un errore ma più di tutto conta la propria coscienza ed io sono apposto con la mia, io non sono un mafioso, anzi sono contro la mafia e lo dimostrerò coi fatti. Non sono preoccupato anzi ho fiducia nella giustizia, sono anche contento d’essere stato chiamato per dire la mia verità, per dimostrare la persona che sono, mi toglierò un peso di dosso. Le intercettazioni purtroppo sono uscite, l’opinione mia non conta in quel caso.”
Falcone e Borsellino fanno parte del patrimonio della città. Te ne sei reso conto? 
“Certo me ne sono accorto ed ho anche partecipato ad una partita un loro onore perchè so quanto contano per i palermitani”.
MiccoliE’ stato avvistato in noti locali di Palermo cosa dice in merito?
“Io non sono mai stato a feste private nè nulla di simile, in discoteca 3 volte e per di più d’estate quando non c’erano partite, io sono un professionista. Credo in tutte le amicizie, alcune erano sbagliate ma io credevo nell’amicizia in modo pulito.”
L’intervista va avanti a singhiozzo a causa di interruzioni dell’avvocato, delle lacrime di Miccoli e delle reiterate scuse del calciatore.
“Dimostrerò la mia innocenza, ed una volta fatto sono certo che tutti mi perdoneranno. Ho chiamato il Presidente, mi dispiace per come sia finita, quest’anno io e lui siamo stati come una moglie ed un marito, abbiamo sbagliato avremmo dovuto parlare di più. In fin dei conti però posso solo ringraziare Zamparini che mi ha dato l’opportunità di far parte di questo progetto. Mi sarei aspettato un futuro diverso, però va bene lo stesso, rispetto i suoi programmi e posso solo ringraziarlo”
Il tuo futuro?
“Ho una preferenza ma non so ancora cosa succederà, passerà ancora del tempo”.
Che ne pensi del gesto dei palermitani che hanno portato una maglia del Palermo all’albero Falcone? “Ho pensato di andare anch’io all’albero Falcone ma ho pensato che il mio gesto potesse essere strumentalizzato e quindi ho evitato”.
“Volevo dire un’ultima cosa, Gattuso è una persona fenomenale, auguro a lui ed al Palermo di tornare dove merita cioe in serie A”. Miccoli conclude in lacrime la conferenza stampa, e lascia l’hotel Hilton.

Ecco tutto ciò che c’è da sapere sul caso-Miccoli:

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