Palermo, Zamparini show: le colpe del flop, Baccaglini ed il ritorno in A

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Maurizio Zamparini si prende le sue responsabilita’ per una retrocessione gia’ a inizio stagione ampiamente prevedibile, rivendica i suoi meriti per una gestione che ha scritto la storia del club e fa il punto sulla cessione della societa’. In un’intervista rilasciata all’edizione palermitana del quotidiano “La Repubblica”, il proprietario del Palermo torna sul comunicato pubblicato ieri sul sito del sodalizio rosanero. “Il comunicato e’ condiviso per tempi e forma: siamo stati tutto il fine settimana in riunione per definire i dettagli. La due diligence ormai e’ finita”, assicura Zamparini che ha preso il Palermo in B e, dopo la matematica retrocessione di domenica, in B lo lascia. “E’ stata una stagione completamente sbagliata, anche per le mie scelte. Sbagliare allenatore per un club che si deve salvare e’ un errore fondamentale. Ho sbagliato, ma non e’ che i miei allenatori avessero a disposizione fenomeni – spiega -. Calciatori bravi e non da penultimo posto: lo dimostrano i risultati con Fiorentina e Chievo. Anche se il Palermo di Verona non mi e’ piaciuto. Ho mandato un sms a Bortoluzzi per dirgli che la squadra ha giocato malissimo. Il mio e’ un ciclo e come tale comincia e finisce. Quello che ho fatto e’ li’. Ho cercato imprenditori interessati all’acquisto in Sicilia, ma li ho trovati all’estero. Mi fa male che il Verona sia retrocesso senza polemiche, mentre il Palermo va in B con questo clima. Come se prima di me il club avesse vinto dieci scudetti”. Nulla di tutto questo, lo sanno bene i tifosi che pero’ rimproverano all’imprenditore friulano le ultime travagliate stagioni.

LaPresse/Fabio Ferrari
LaPresse/Fabio Ferrari

“Non mi importa. Pochi non vedono che il mio e’ stato il Palermo piu’ vincente. Chi odia e’ ovunque. Quando ero a Venezia c’era un gruppo di contestatori che diceva “meglio in C senza Zamparini che in A con lui”. Adesso mi dicono sono le stesse. Con me portero’ il ricordo della gente che mi ha voluto bene. Tornero’ a Palermo, ma seguiro’ la squadra solo da tifoso”. E da tifoso Zamparini spera che “il Palermo di Baccaglini torni in alto. Mi fa male leggere che gli consigliano di allontanarmi. Come se fossi l’ultimo degli appestati. Chi lo dice non conosce la realta’. Il Palermo ha un bilancio buono e si puo’ fare una squadra competitiva per tornare in A. Baccaglini terra’ Nestorovski, Rispoli e chi sara’ ritenuto utile alla risalita. Il Palermo si trovera’ un budget per la B da 25-30 milioni di euro e sara’ la corazzata della B”. Nessun problema a prendersi le proprie responsabilita’. “Gli errori sono stati solo miei e di nessun altro. Le storie degli slavi, di Di Marzio, di consulenti occulti che decidevano per me sono inventate. Ascolto molto, ma alla fine quello che ha deciso nel bene e nel male sono stato sempre io. Ho consigliato a Baccaglini di crearsi uno staff tecnico di persone importanti, deve trovare il Guidolin della situazione. Il Palermo tornera’ in A gia’ l’anno prossimo. Sarebbe un fallimento sportivo se non lo facesse. Abbiamo messo i conti in ordine”. Tornando sulla cessione del club Zamparini dice: “stiamo definendo il prezzo esatto. Non e’ importante quanto mi daranno, ma quanto investiranno. Al momento del closing si sapra’ tutto, perche’ la cifra sara’ scritta sui bilanci. Ho investito nel corso degli anni piu’ di una ottantina di milioni di euro. Al momento della cessione la cifra potrebbe essere forse un po’ piu’ bassa, ma si ragiona sempre li’ attorno perche’ altrimenti nel computo totale ci rimetterei troppo”. (ITALPRESS).

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