“Il gol di Bergessio è stato fatto annullare dalla panchina della Juve, lo ribadisco”. Il presidente del Catania, Antonino Pulvirenti, non fa marcia indietro e conferma quanto detto ieri al termine della partita con la Juventus: l’intervento dei giocatori della Juventus ha convinto il guardalinee a fare annullare la rete realizzata dagli etnei. “La dinamica è chiara – spiega Pulvirenti ai microfoni della trasmissione Radio Anch’io Sport sulle frequenze di Radio1 -. Dopo il gol l’arbitro guarda il guardalinee e convalida, l’arbitro di porta Rizzoli non interviene. A quel punto i giocatori della panchina della Juve fermano il guardalinee che si sta dirigendo verso il centro del campo e lo costringono a chiamare Rizzoli, dopodiché l’arbitro annulla. I fatti sono questi, ci sono le testimonianze”. Pulvirenti svela poi un retroscena curioso su Maggiani: “Sul suo profilo Facebook c’è una foto dello stemma della Juventus – dice il numero uno del Catania -.Tutti possono tifare per la squadra che vogliono ma dopo quello che è successo ieri e di come si sia fatto influenzare ditemi voi cosa dobbiamo pensare. Sono sconcertato però non credo che dietro ci sia un complotto, almeno così mi auguro. Ma la sudditanza psicologica è evidente. Cosa sarebbe successo a squadre invertite? I giocatori della panchina del Catania sarebbero stati espulsi, come successo a Pechino a quelli del Napoli”. “Perché non mi sono arrabbiato allo stesso modo per il rigore non concesso contro l’Inter? Quello era un normale episodio di gioco, sono cose che possono succedere. – aggiunge Pulvirenti -. Se Maggiani avesse sbandierato subito il fuorigioco non mi sarei arrabbiato così – conclude – ma quello che è successo ieri non ha precedenti”.
