Lazio, sorpresa Petkovic

CalcioWeb

Anche la Lazio può essere inserita tra le note positive di questo scorcio di stagione. Forse, alla luce di quanto ci dice la classifica, la sorpresa più grande, dato che i capitolini si trovano attualmente al terzo posto in condominio con l’Inter a quota 15. E le aspettative della vigilia erano di ben altro tenore, per svariati motivi. Innanzitutto la scelta della nuova guida tecnica che avrebbe sostituito Edy Reja. Il presidente Lotito si è orientato su un allenatore straniero, Vladimir Petkovic. Il bosniaco non presentava certo un curriculum altisonante, i migliori risultati li ha ottenuti in Svizzera con lo Young Boys, mentre nella stagione scorsa, dopo l’esperienza turca nel Samsunspor chiusa con un esonero a metà campionato, è riuscito a salvare il Sion nonostante la pesante penalizzazione grazie allo spareggio vinto ai danni dell’Aarau. E poi affidarsi ad un tecnico non italiano può risultare sempre una scelta azzardata, data la peculiarità e la difficoltà del calcio nostrano.

Buone notizie per i tifosi non giungevano nemmeno dal calciomercato estivo. Una sessione, per la Lazio, quasi all’insegna dell’immobilismo, se si eccettuano gli arrivi del fantasista brasialiano Ederson e del difensore francese Ciani, oltre ai ritorni alla base di Zarate e Floccari. Un pò poco per una squadra ed una tifoseria ambiziosa come quella della Lazio. La rosa, non foltissima, è praticamente quella dello sorso anno, con 14-15 titolari e ricambi che non sembrano di pari livello.
A completare il quadro, un precampionato a dir poco disastroso, tante amichevoli perse che lasciavano presagire un torneo difficile. Ma si sa, il calcio d’agostoè bugiardo, lascia il tempo che trova e la conferma è arrivata da questo inizio di stagione. I biancocelesti conquistano tre vittorie nelle prime tre giornate e tornano con un ottimo pari dalla trasferta di Europa League sul difficile campo del Tottenham. Dopo i k.o. con Genoa e Napoli, ecco il riscatto con il Siena, la vittoria in coppa con gli sloveni del Maribor ed il rotondo successo a domicilio del Pescara.

Il poliglotta Petkovic, parla ben otto lingue (serbo-croato, bosniaco, inglese, francese, spagnolo, tedesco, russo e italiano),si è dimostrato un bun allenatore, ha ripagato la fiducia di Lotito vincendo lo scettticismo generale dando un’anima ed un gioco al complesso capitolino, il cui principale difetto è quello di non capitalizzare tutta la mole di gioco espressa. Bene l’eterno Klose, doppietta all’Adriatico, il capitano Mauri dopo il ciclone calcioscommesse, l’infaticabile uruguyano Gonzalez e il “profeta” Hernanes, azzeccata la decisione di spostare il carioca in una posizione più arretrata, nel ruolo forse a lui più congeniale, ma su tutti è da segnalare Antonio Candreva, che a suon di buone prestazioni ha superato dello scetticismo della piazza e ha anche riconquistato la maglia azzurra. L’unica nota negativa viene da Zarate. L’argentino, rientrato a Roma dopo il prestito all’Inter ed il mancato riscatto da parte dei nerazzurri, non trova spazio tra i titolari e addirittura il tecnico bosniaco si è visto costretto a non convocarlo per l’ultima trasferta di campionato, a causa dello scarso impegno e di un atteggiamento indolente durante gli allenamenti. Se continuerà in questo modo, il campo resterà una chimera per il talentuoso sudamericano, che pare aver imboccato un declino che solo lui può fermare.

Sono passate solo sette giornate, la stagione è lunga e faticosa, la Lazio ha sin qui fatto bene ma riuscirà a reggere questo ritmo? Al campo l’ardua sentenza. Sabato prossimo c’è già un osso duro: il deludente Milan di Allegri.

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