Pochi giorni fa David Beckham aveva annunciato ufficialmente l’addio alla Major League Soccer, dopo cinque anni di onorata militanza. Prima c’era però da disputare la finale di lega, dove i suoi Los Angeles Galaxy se la sarebbero vista contro la Dynamo Houston. E tutto è andato come sogno voleva: i Galaxy hanno vinto 3 a 1 e si sono aggiudicati il secondo titolo nazionale consecutivo. Con somma soddisfazione di David, che è stato il maggior contribuente di questo trionfo, a suon di classe e magia, come solo lui sa dispensare.
Il match è stato apparentemente combattuto, tanto che a fine primo tempo la Dynamo aveva chiuso in vantaggio, grazie alla segnatura, al 44′, dell’attaccante Carr. Nella ripresa, tuttavia, i Galaxy hanno rialzato la testa, rifilando tre reti agli avversari. Nell’ordine, le marcature hanno portato la firma di Gonzalez, Donovan su rigore e Robbie Keane ancora dagli undici metri. I tifosi dei Galaxy e molti componenti della squadra, hanno cercato con lo sguardo di convincere l’irlandese a cedere il tiro dal dischetto proprio a Beckham, in modo da dargli possibilità di chiudere la sua storia ai Galaxy con un goal, ma l’ex nerazzurro ha finto indifferenza, presentandosi dal dischetto e siglando la rete del definito 3 a 1.
L’inglese non si è ovviamente risentito, dall’alto del suo stile, ed al fischio finale ha esibito il miglior sorriso che potesse. La sua vita americana si è chiusa trionfalmente. Nulla di meglio di ciò. Cosa lo aspetti adesso non si sa. Sono parecchi i club a fargli una corte serrata: dal Psg al Monaco, passando per alcuni tem australiani: ma lui non ha ancora deciso. Vuole riflettere con calma e scegliere un progetto funzionale alle sue grandi ambizioni. Intanto, i Galaxy hanno già individuato il suo erede: voglio portare nella città degli angeli Kakà. Sarebbe, in tutta onestà, un degnissimo successore.