E’ il giorno di De Laurentiis, che oggi chiude il primo decennio da Presidente del Napoli. Un decennio di alti e bassi, di periodi rosei, clamorosi tonfi ed un pubblico diffidente che ha saputo conquistare passo dopo passo, risultato dopo risultato, categoria dopo categoria. Durante la sua presentazione ADL, quasi profeticamente aveva dichiarato: «Nel primo quinquennio ridarò ai napoletani la serie A; nel secondo, l’Europa». Promesse che ha rispettato e che hanno fomentato un tifo sempre caldo ma deluso e provato dalle vicissitudini calcistiche dei primi anni del duemila.
La Gazzetta dello Sport riporta oggi le parole accorate del Presidente azzurro: «Ero a Capri e preparai tanti assegni circolari per coprire i 32 milioni e 700mila euro richiesti, feci tutto in prima persona dopo aver visto l’immagine orrenda di quel signore con la pancia grossa – Gaucci, ndr – che voleva comprarsi il Napoli con 5 milioni. Mi informai e decisi di andare a Napoli, da un notaio. Quando mia moglie scoprì tutto mi diede del pazzo, perché non conoscevo nulla del calcio. Ma io gli risposi che la mia famiglia mi aveva insegnato la passione dei napoletani.»
Forse un po’ pazzo De Laurentiis lo è, ed è forse questa sorta di follia accorata ad averlo spinto verso nuovi orizzonti calcistici. Dalla serie C al Napoli passionale di Reja, al ritorno in serie A, le due Coppe Italia, l’acquisto di Lavezzi e Hamsik, ai quali poi si è unito Edinson Cavani, tutti nomi che hanno portato il Napoli ai livelli cui si auspicava ed in breve tempo. Certo è che questo 2014 non è iniziato bene per gli azzurri che hanno mancato la qualificazione in Champions League e che si pongono come primo obiettivo lo Scudetto – parola non più tabù già da tempo. C’è anche l’Europa League su cui puntare e con una top player di nome Gonzalo Higuain si può sperare di arrivare lontano.