Luciano Moggi è uno che evidentemente ci vede lungo. L’ex direttore generale della Juve aveva previsto bene il futuro bianconero al momento delle dimissioni di Conte e dell’insediamento di Max Allegri sulla panchina più prestigiosa d’Italia. “Massimiliano Allegri è la scelta che andava fatta – disse Moggi lo scorso 17 luglio – e non è l’opzione migliore tra poche, bensì la migliore possibile. Allegri non è solo un ottimo tecnico, ma un uomo solido, educato, una personalità forte che però non nevrotizza l’ambiente, un allenatore che non si intromette nelle scelte della società. La Juve di Allegri si comporterà anche decentemente in Champions e se i tifosi hanno contestato questa scelta peggio per loro: quando scelsi Ancelotti mi dissero che io avevo portato un maiale ed io risposi: “allora un maiale allenerà la Juve”. Ebbene, Ancelotti diresse due campionati egregiamente che non furono vinti per pura sfortuna”.
Le opinioni di Moggi su Mancini e Spalletti
Moggi si espresse anche su coloro che rappresentavano le maggiori alternative ad Allegri al momento delle dimissioni di Antonio Conte: “Roberto Mancini sarebbe stato contestato per il suo passato nerazzurro, mentre Spalletti è una linea inferiore rispetto ai due tecnici. Meglio di Allegri non c’è nessuno: con il Milan ha vinto uno scudetto prima che gli fosse stata smantellata la squadra. Senza i campioni: Thiago Silva, Ibrahimovic, Gattuso e Ambrosini, mancava l’imput per vincere. Lui ha fatto tutto quello che poteva fare. Lo vedo a lungo sulla panchina della Juve. Aprirà un ciclo”.