Anche i ‘ricchi’ del calcio mondiale piangono. Dopo il knock-out delle inglesi uscite dalle Coppe europee in blocco, la due giorni continentale non sorride neanche alla Germania campione del mondo. Non si placano le polemiche in casa del Bayern Monaco, tra il tracollo nell’andata dei quarti di Champions League con il Porto e le dimissioni dello staff medico; e oggi rimbomba anche l’eco del tonfo casalingo del Wolfsburg in casa contro il Napoli in Europa League. Il calcio tedesco si è risvegliato abbastanza frastornato e i fasti della squadra campione del mondo sembrano improvvisamente lontani. Eppure Bayern e Wolfsburg stanno dominando la Bundesliga: i bavaresi sono saldamente al comando del campionato tedesco con 10 punti di vantaggio sulla seconda, il Wolfsburg, appunto.
Stamane la stampa di casa non è stata tenera con il Wolfsburg: “che vergogna” ha titolato il Wolfsburger Allgemeine cha ha puntato il dito sui giocatori più rappresentativi dei biancoverdi che “in queste partite i campioni devono venire fuori”. E Sport1 ha sottolineato come il ko della formazione di – che contro Higuain e compagni ha subito la peggior sconfitta europea della propria storia – ha “perfezionato una settimana che per il calcio tedesco è stata drammatica”, riferendosi al crollo del Bayern con le polemiche post dimissioni del medico, l’addio di Jurgen Klopp al Borussia Dortmund e la sconfitta del Wolfsburg. Se la ‘remuntada’ che i bavaresi già sognano non si realizzerà, la Germania rischia seriamente di presentarsi alle semifinali delle due competizioni europee da spettatrice.
In casa Bayern si respira un clima pesante. L’elenco degli infortunati è lungo e conta giocatori del calibro di Arjen Robben, Franck Ribery, David Alaba, Mehdi Benatia, Bastian Schweinsteiger, Javi Martinez e Tom Starke. Guardiola, in conferenza stampa, fa mea culpa: “Quando si perde è solo colpa mia – le parole del tecnico – non c’entrano i giocatori, non c’entrano i medici, non c’entrano i fisioterapisti. Non è vero che mi sono lamentato degli infortuni dopo il Porto, non ho tempo per lamentarmi. E quanto all’anno prossimo, voglio restare qui”. Il tecnico spagnolo sottolinea che “in due anni, i miei giocatori in totale hanno subito trenta operazioni, ma abbiamo vinto il campionato e la Coppa. Non possiamo vincere tutte le partite 3-0 o 4-0 in questa situazione. E’ impossibile. Rispetto la decisione del medico e del suo staff, ma tra noi non è successo nulla, è stata una loro scelta”. Appuntamento al ritorno col Porto, la partita verità per la Germania del calcio di club.