Bivio Milan, dall’11 ‘italiano’ alla partnership con la Doyen: ecco come cambia il mercato!

Il mercato del Milan vivrà un'estate caldissima, e dipenderà dalle scelte societarie che Berlusconi metterà in atto

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Il Milan è di fronte ad un bivio fondamentale per il futuro della società. Silvio Berlusconi sta decidendo in queste ore se cedere una parte della proprietà ad una delle tante cordate che si sono fatte avanti nelle ultime settimane, oppure tenere il Milan tutto per sè e procedere con un progetto che tanto gli sta a cuore: il Milan tutto italiano. Due ipotesi entrambe affascinanti, che darebbero vita a due scenari del tutto diversi. Ecco dunque le due possibili formazioni ipotizzabili, quella tutta ‘azzurra’ e quella col supporto della Doyen.

Udinese-Genoa serie AIl Milan tutto italiano sognato da Berlusconi

Silvio Berlusconi sognerebbe un Milan fatto solo di campioni italiani, imitando il modello Athletic Bilbao, che prevede la presenza in rosa di soli giocatori “autoctoni”. Durante le trattative di queste settimane sull’eventuale cessione di una quota del club rossonero a cordate asiatiche, il Cavaliere avrebbe accarezzato anche questa “pazza idea”, convinto delle potenzialità del calcio nostrano, soprattutto dei vivai nazionali giovanili.

La serie A, come è noto, non parla italiano: la percentuale di stranieri in campo è sempre molto alta e attestata a oltre il 50% nella stagione 2014. E’ dal flop del mondiale di Giappone e Corea del Sud nel 2002 che i vertici del calcio tricolore si industriano per contenere l’invasione di stranieri che riduce lo spazio dei giovani italiani nella massima serie, senza però mai trovare soluzioni concrete. E’ evidente che il successo azzurro di Germania 2006 sia stato solo un caso isolato, e non il coronamento di un progetto tecnico, cosa che invece si può senza problemi attribuire alla nazionale tedesca laureatasi campione del mondo nel 2014. Negli ultimi anni la situazione è addirittura peggiorata. Tra le soluzioni studiate per scongiurare l’invasione dello straniero, quella proposta dalla Figc di obbligare le società a presentare al via del campionato liste di 25 giocatori con almeno 8 elementi cresciuti nel vivaio del club o di altro settore giovanile nazionale, come succede nelle coppe europee. Ecco come potrebbe essere un ipotetico Milan all’italiana:

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Il Milan con l’appoggio di cordate asiatiche e della Doyen

C’è, in linea generale, l’accordo di collaborazione tra il presidente rossonero Berlusconi e Bee Taechaubol, ed entrambi vogliono portare il Milan ai vertici del calcio italiano ed europeo. Se tale accordo non andrà a buon fine, ci sono pronte alla finestra almeno altre 3 cordate cinesi pronte ad affiancare il presidente rossonero. Inoltre, il Milan potrà contare sull’aiuto della Doyen Sports, il fondo d’investimento gestito da Nelio Lucas, che, come riporta il sito di Gianluca Di Marzio, vorrebbe contribuire alla rinascita rossonera.

La Doyen può garantire prestiti biennali per giocatori gestiti dal fondo e il Milan potrebbe lavorare in modo diverso sul mercato. Il primo nome è quello di Falcao. Il colombiano è ai margini del Manchester United e lascerà la Premier a fine stagione, è il sogno della dirigenza Milan. Il miglior rinforzo per il centrocampo sarebbe Kondogbia, fisico e qualità del francese del Monaco. Gli altri nomi del futuro sono Guilavogui, in prestito al Wolfsburg dall’Atletico Madrid, e Brahimi, centrocampista offensivo del Porto. I rossoneri stanno alla finestra anche per Botia, centrale difensivo dell’Olympiacos. Ecco come potrebbe essere un ipotetico Milan appoggiato dalla Doyen:

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