“Non sparate, Sono Bielsa!”, quella volta in cui le guardie confusero il “Loco” con un criminale

Insolito aneddoto su Marcelo Bielsa, che ha rischiato seriamente di avere problemi con le stesse guardie che presidiavano la sua abitazione
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L’ex portiere del Celta Vigo, Pablo Cavallero, ha raccontato un curioso aneddoto su Marcelo Bielsa, che rischiò beffardamente di essere arrestato: “Era il 2001 (all’epoca Bielsa era selezionatore dell’Albiceleste), in un periodo di molti rapimenti. Allora era facile accedere alla casa di Bielsa, tant’è che furono messe delle guardie di polizia a protezione”.

Le stesse guardie stavano per arrestarlo: “Bielsa aveva registrato delle lezioni in un CD, che poi avrebbe ascoltato. Una volta fece le 2 del mattino ed aggirandosi con un berretto di lana venne notato ma non riconosciuto dalla polizia che stava per arrestarlo. Lui non sentì nulla visto che aveva le cuffiette e si spaventò solo quando vide le luci”.

Non sparate, sono Marcelo Bielsa”  fu la frase pronunciata dall’eccentrico tecnico argentino per evitare problemi piuttosto grossi.