Serie A e Serie B nel caos dopo la notizia dell’inchiesta Fuorigioco (che coinvolge Lavezzi) che sta rivoltando come un calzino conti ed affari più o meno leciti delle società italiane
Il mondo del pallone è stato scosso questa mattina dalla notizia dell’indagine denominata ‘Fuorigioco’ che ha coinvolto 35 club tra Serie A e B, e circa 65 addetti ai lavori tra i quali diversi calciatori. In particolare sono accusati di aver commesso“in maniera sistematica di reati tributari, mediante condotte fraudolente esclusivamente finalizzate a evadere il fisco”. Sequestrate somme di denaro, beni immobile e quote societarie per un ammontare di circa 12 milioni di euro nel corso dell’operazione ‘Fuorigioco’.
L’inchiesta è nata nel 2012, quando negli uffici della societa’ Calcio Napoli a Castelvolturno la magistratura acquisi’ due contratti: quello di Ezequiel Lavezzi, che nel Napoli e’ stato dal 2007 al 2012 per poi essere ceduto al Psg, e quello di Cristian Chavez, che ha militato nella societa di De Laurentiis nella stagione 2011. A scatenare la bufera ha contribuito proprio Lavezzi, il quale in un’intercettazione telefonica ha involontariamente svelato dettagli di questi ‘strani movimenti fiscali’. Durante l’intercettazione in questione, Lavezzi chiedeva lumi al proprio agente Mazzoni in merito ad un conto svizzero in favore del calciatore Chavez. Il procuratore ha dunque tranquillizzato il calciatore durante la telefonata, dicendo che il conto svizzero sarebbe stato chiuso e successivamente riaperto presso un diverso istituto di credito. Gli inquirenti hanno notato qualcosa di strano, da qui la scintilla che ha scatenato la bufera.