Attentato in Costa d’Avorio, Trapattoni svela: “Sono vivo per miracolo”

CalcioWeb

Giovanni Trapattoni stava per accettare la proposta di allenare la Costa d’Avorio e avrebbe dovuto soggiorno nel resort dove i terroristi islamici hanno compiuto un vero massacro

Nel resort Gran Bassam in Costa d’Avorio dove si è compiuto il massacro di alcuni terroristi islamici, con un totale di 18 morti e 33 feriti, doveva esserci anche Giovanni Trapattoni. A raccontarlo è stesso tecnico parlando con l’amico e giornalista Marco Bernardini, il quale ha rivelato il retroscena sul blog “Ho visto cose” di ‘calciomercato.com’:

«Sai, Marco devo proprio avere un santo che mi protegge da lassù. Oppure, molto più semplicemente, è intervenuta mia sorella Romilde che è andata in cielo due anni fa. Insomma io, la scorsa settimana, sarei dovuto partire per la Costa d’Avorio dove mi attendevano per consegnarmi la loro nazionale di calcio. Contratto di un anno e posto da favola dove vivere. Credo proprio in quel resort di lusso dove quegli animali arrivati con le barche dal mare e nascosti dietro l’alibi di una guerra di religione hanno compiuto una carneficina. Mi sa tanto che non è più tempo di andare per il mondo».

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