Ospite nel salotto di ‘Tiki Taka’ su ‘Italia 1, il vicepresidente dell’Inter, Javier Zanetti, ha voluto fare chiarezza sul futuro di Roberto Mancini confermando la totale fiducia nel suo operato: “Abbiamo totale fiducia in lui. Durante la prima parte di stagione la squadra era più solida e poi ha iniziato a commettere errori: eravamo comunque realisti, sapevamo che qualche difficoltà a lungo andare ci sarebbe stata anche se non credevamo in questa maniera”.
In merito alla posizione di Moratti, l’argentino spiega: “Rimarrà per rinforzare l’organico assieme a Thohir, dopo la sconfitta col Torino c’era molta rabbia come avvenuto per i nostri tifosi. Il terzo posto si è fatto molto complicato, ma noi abbiamo l’obbligo di continuare a crederci. Momento più bello? Sicuramente la finale di Madrid e l’arrivo a Milano dove c’era un mare di gente ad aspettarci: quell’anno vincemmo tutto per la forza del gruppo e l’intelligenza dell’allenatore”.
Zanetti parla poi della forza della Juventus: “Ha una mentalità forte, quando deve vincere lo fa. Sanno gestire le tante pressioni, hanno un gruppo con delle forti individualità e questo alla lunga diviene determinante”.
L’ex bandiera nerazzurra prova a decifrare il comportamento di Higuain e rifila una frecciatina a Sarri: “Non so cosa gli sia successo, forse ha avuto quello scatto d’ira per la sconfitta e la precedente vittoria della Juventus che ha allontanato il Napoli dal primo posto. Lui è un grande campione, non siamo abituati a vederlo così. Sarri si lamenta dell’orario? Una grande squadra deve essere in grado di giocare sempre”.
Infine sul mancato impiego di Totti nel derby, Zanetti chiosa: “Francesco aveva grande voglia di giocare, l’allenatore avrà fatto comunque le sue scelte in funzione della squadra. Anche io mi aspettavo di giocare qualche minuto nel mio ultimo derby, ma con rammarico ho dovuto accettare la decisione”.