Real Madrid, Zidane sulla graticola: conferenza stampa tesissima!

CalcioWeb

Per la stampa spagnola una delle conferenze piu’ tese da quando Zinedine Zidane allena il Real Madrid. Alla vigilia dell’ottavo di finale di ritorno della Coppa del Re, in casa contro il Numancia (3-0 all’andata per i blancos), il francese analizza il momento difficile della sua squadra precipitata a -16 dal Barcellona. Detto che lui e i suoi ragazzi hanno “una partita da onorare per chiudere a meglio il discorso ottavi”, il francese rivela di aver parlato a lungo con i suoi giocatori: “ma non diro’ cosa ci siamo detti, sono cose che restano tra di noi. Potrei parlare di momento di crisi o di altro, ma quel che conta e’ trovare le soluzioni e’ venirne fuori, la chiacchierata con la squadra e’ stata piu’ lunga del solito, ma non c’e’ altro da dire, non entrero’ nei dettagli, anche perche’ il calcio e’ cosi’, ci sono momenti positivi e altri negativi, bisogna solo lavorare e farlo con ancora maggiore intensita'”. Zidane non ha voglia di parlare di mercato e a chi gli chiede se questa squadra ha bisogno di un attaccante lui risponde: “non mi serve nulla, non ho chiesto e non voglio nessuno, credo nei miei giocatori e vado avanti con loro poi a fine stagione faremo i bilanci e vedremo se e cosa c’e’ da cambiare. Se c’e’ un calciatore in difficolta’ non lo metto da parte, lo aiuto, non sono il tipo che quando le cose vanno male da’ le colpe a 1-2 elementi, siamo tutti sulla stessa barca e le responsabilita’ sono di tutti, mie per primo. Abbiamo fatto due anni straordinari, e’ importante dirlo affinche’ la gente non se ne dimentichi”.

LaPresse/AFP

“Non cambio idea sulla mia squadra per 3-4 risultati negativi e mi da’ fastidio sentire e leggere che ci sono problemi con il presidente, non sara’ mai cosi’ perche’ mi ha voluto lui qui, cosi’ come non saro’ mai contro i tifosi. Difendero’ a morte e sempre la mia squadra finche’ saro’ io a guidarla”, ha proseguito Zidane che, dal punto di vista personale, ha spiegato: “la situazione attuale non mi piace, vorrei avere una classifica migliore nella Liga ma l’unica cosa che possiamo fare, io e i miei giocatori, e’ dare ancora di piu’, cercare di lavorare di piu’ per migliorare le cose. Non sono dispiaciuto per le critiche, bisogna accettarle. Sapevo che sarebbero arrivati i momenti difficili, fa parte del mio lavoro che le cose possano non andare bene. Mi da’ fastidio sentire dire che io sono contro il presidente o contro il club, e’ falso. So che un giorno non allenero’ piu’ il Real, ma fin quando saro’ qui daro’ tutto me stesso e mi prendero’ le mie responsabilita’ fino alla fine”. (ITALPRESS).

Condividi