Giaccherini non le manda a dire: clamoroso attacco a Sarri!

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Da qualche settimana Emanuele Giaccherini è un nuovo giocatore del Chievo. L’ex Juve ha lasciato il Napoli a gennaio visto che in un anno e mezzo ha visto il campo con il contagocce. Sarri non ha creduto in lui e Giaccherini, ai microfoni della ‘Gazzetta dello Sport’, non ha risparmiato un clamoroso attacco al tecnico partenopeo: “Mi sono chiesto anche io perché ho avuto poco spazio. L’unica spiegazione è l’infortunio iniziale che mi impedì di far vedere a Sarri che sono una mezzala: restai fuori due mesi per uno strappo e nel frattempo arrivarono Zielinski e Rog. Così Sarri mi mise esterno, un ruolo che non faccio bene: per lui ero il vice Callejon. È stato un disguido tattico. Ma non mi sono mai permesso di chiedergli perché non giocassi mai”.

AFP/LaPresse

“Sarri in campo è bravissimo, ma ha questo problema di rapporto con le riserve. Quando alleni una grande squadra devi saper gestire bene il gruppo e sotto questo punto di vista Sarri difetta. Per lui esistono 14 o 15 giocatori, ma se hai le coppe e vuoi vincere il campionato hai bisogno della rosa intera. Ed è giusto far sentire tutti importanti. Io a Napoli non mi sono mai sentito importante. La differenza principale rispetto a Conte è questa: per Conte sono tutti importanti e nessuno indispensabile, per Sarri ci sono undici indispensabili e gli altri vengono dopo”.

Tra i rimpianti di Giaccherini anche l’Europeo 2016 con la sconfitta dell’Italia ai rigori con la Germania: Io c’ero io nella lista! Che rimpianto. A centrocampo Conte detta l’elenco: primo Insigne, secondo Zaza, terzo Barzagli, quarto Giak, quinto Bonucci. Interviene Pellè: “Il quarto è mio”. Io insisto: “Tranquillo”. Ma lui non molla: “Calcio io, calcio io”. Conte mi guarda e allora dico: “Ok, sei carico, va bene”. E scalo al sesto posto. Ci penso spesso”.

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