Sagna racconta il “suo” Benevento: l’approccio con Vigorito, la corsa salvezza e De Zerbi come Guardiola

CalcioWeb

Bakary Sagna è arrivato in Italia nella finestra di mercato invernale, sposando la causa del Benevento. La salvezza sarebbe davvero un miracolo, ma Sagna ci crede eccome: “Io sono qui per questo, il problema è la classifica ma c’è gente di qualità e di carattere. Sì, possiamo salvarci”, ha dichiarato alla Gazzetta dello sport. Il calciatore francese ha parlato del suo primo approccio col patron Vigorito: “Appena mi ha spiegato il suo progetto, ho avuto chiara la percezione che dovevo solo rimettermi a posto fisicamente e dare una mano al Benevento. Non è facile incontrare gente così oggi nel calcio, lui parla della squadra come se fosse una figlia. Sapevo delle difficoltà che stava affrontando in classifica perché avevo visto il video del gol del portiere Brignoli al Milan ed ero rimasto incuriosito da quella storia e stupito dall’esultanza di quella tifoseria. Così, quando il mio agente mi ha detto che c’era questa possibilità, ho deciso di andare a parlare di persona con il presidente Vigorito”.

LaPresse/PA

Il calciatore ex Arsenal e Manchester City ha fatto anche un parallelo tra Guardiola e Wenger: “Per me sono molto diversi, tatticamente Guardiola lavora di più rispetto a Wenger. Mi piacevano tantissimo gli allenamenti di Pep, da lui ho imparato molto: sembrava di giocare a scacchi perché ogni mossa era calcolata. Per Wenger era molto importante invece l’aspetto tecnico, fa tante partitelle a un tocco per cercare di affinare i fondamentali: in questo è un maestro”. E De Zerbi? “È un piccolo Guardiola perché cura tutti i dettagli e vuole sempre che giochiamo la palla e che ci muoviamo insieme. Tiene moltissimo a questo aspetto”.

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