Sin dall’uscita del sorteggio che ha messo di fronte Juve ed Ajax, per i bei ricordi legati a questa sfida e per le diverse analogie, in tanti hanno pensato a Marcello Lippi. Infatti anch’egli, come Allegri, ha vinto tanti scudetti con i bianconeri oltre ad essere arrivato quasi sempre in fondo alla Champions. Vincendo anche una volta, appunto contro i lancieri.
Il Ct campione del mondo con l’Italia nel 2006 ha parlato ai microfoni di Sky Sport: “La loro filosofia – le sue parole – è la stessa, l’Ajax costruisce fior di giocatori ma poi li vende tutti. Gli olandesi si distinguono per la ricerca della positività del gioco, per attaccare sempre e concedere qualcosa in fase difensiva. All’andata non è mancato niente, sapevamo che l’Ajax sta avendo un periodo con giovani bravi e rapidi, che pressano e non buttano via la palla, e la Juve ha fatto partita che doveva fare. L’1-1 è un risultato positivo, non è mancato niente e speriamo che non manchi niente anche domani, per passare il turno e giocare un’altra partita difficile. Ma la Juve adesso è tra le favorite per vincere la Champions“.
E poi, ecco le analogie col passato ed i paragoni con Allegri: “Siamo tutti e due toscani ed entrambi a 46 anni siamo approdati in una grande squadra, vincendo lo scudetto lui nel Milan e io nella Juventus. Ci sono delle somiglianze: ho visto che gli piace spostare giocatori e cambiare modulo durante la partita, come a me. Chi era il mio Ronaldo? Ne ho avuti tanti io. Tacchinardi, Torricelli, Di Livio, Peruzzi, Conte. I fuoriclasse sono importanti ma è importantissimo anche lo zoccolo duro. E’ sicuramente un valore aggiunto ma anche lui diventa determinante quando tutto il resto della squadra si esprime al 100%, se la squadra non si esprime al 100% neanche lui può fare miracoli. Se mi piacerebbe allenarlo? A chi non piace un allenatore che fa più gol delle partite che gioca?“.