Che fine ha fatto Luca Saudati? Il sogno: “Empoli salvo e Atalanta in Champions”

CalcioWeb

L’ex attaccante Luca Saudati segue con grande interesse il mondo del calcio ed in particolar modo quello italiano. L’ex calciatore è stato intervistato da ‘La Gazzetta dello Sport’, importanti indicazioni sulla stagione in Serie A.”Occhio all’Empoli, è una delle tre squadre che gioca meglio in Italia”. E le altre due? “Napoli e, ovviamente, Atalanta”. Saudati, non ha mai avuto dubbi su Andreazzoli. «Niente contro Iachini, un ottimo allenatore, ma a novembre fu un errore esonerare Aurelio. Ha migliorato un gruppo che ha dominato un campionato di B e proposto un ottimo calcio anche in Serie A. Perdere qualche punto può starci, ma lui era e rimane la guida ideale per questo gruppo».

Dall’altra parte uno che non molla mai.

«Mi sarebbe piaciuto lavorare con Gasperini, valorizza le punte come pochi: in passato Milito e Borriello, quest’anno Zapata. È strepitoso nel valorizzare i calciatori a propria disposizione».

Già scritto il risultato di lunedì?

«Forse sulla carta, poi decide sempre il campo. Di certo l’Atalanta è favorita, ma l’Empoli è in forma. Nonostante il k.o., lo ha dimostrato anche contro l’Udinese. Ci sarà da divertirsi, insieme al Napoli sono le squadre che giocano meglio in assoluto. Obiettivi diversi, ma il risultato non è scontato».

Dea quarta ed Empoli salvo: possibile?

«Da tifoso di entrambe, me lo auguro. A Bergamo possono addirittura centrare la doppietta: per la Champions è la favorita, lo dicono prestazioni e forma fisica, in Coppa Italia ha eliminato la Juventus, l’avversario più forte. Può arrivare in fondo. Deve solo continuare a stare bene e non fallire quelle gare apparentemente più facili, vedi l’1-1 col Chievo. L’Empoli, invece, è in corsa. Genoa e Parma non stanno volando e non considero più attrezzate Udinese, Spal e Bologna. Chi avrà più benzina, si salverà».

Ha citato Zapata, che ormai vede la porta come pochi.

«Mai avuto dubbi sul suo potenziale, anche in passato quando veniva criticato. Fa reparto da solo, gioca per i compagni e quest’anno sta viaggiando a ritmi clamorosi. Non so se sia definitivamente esploso, forse si è risvegliato. È fortissimo, mi è sempre piaciuto».

In ottica mercato, come si comporterebbe al suo posto?

«Sono scelte personali. Gomez, per esempio, ha preso una decisione chiara restando all’Atalanta. Capisco, però, che certi treni potrebbero passare una sola volta…».

I tifosi si chiedono: Ilicic è il migliore della storia nerazzurra?

«Bella domanda, anche perché parliamo di una società fondata nel 1907. Tra i top impossibile non citare Doni, col quale ho giocato. Nessuno ha segnato quanto lui (112 gol, ndr), ma Josip è superiore. Ha un’eleganza unica ed è più decisivo. Sì, può essere considerato il più forte di sempre».

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