Allenatore Juventus, Moggi conferma le indiscrezioni di CalcioWeb: “occhio a Klopp…”

CalcioWeb

E’ il nome che CalcioWeb sta portando avanti con insistenza da più di una settimana in merito al successore di Allegri sulla panchina della Juventus: Jurgen Klopp. Ed è lo stesso nome che evidenzia, in un’intervista a margine della prima edizione del premio “Inside the sport” organizzato a Napoli dal Movimento Cristiano Lavoratori, l’ex dirigente bianconero Luciano Moggi. Ecco le sue parole.

“Sarri? Mi sorprenderebbe fino a un certo punto il suo arrivo alla Juve. Di questo proprio non posso parlare, secondo me ci sono buone possibilità, ma non è il solo. Ce n’è uno di cui non si è mai parlato ed è Klopp. Abbiamo sentito parlare di Sarri, di Pochettino, di Inzaghi. La verità è che probabilmente la Juventus ha mandato via Allegri perché non si sono trovati d’accordo sulla campagna futura ma la Juve conosce l’obiettivo. Non è stato rinnovato il discorso con Allegri, che ha vinto cinque campionati di seguito, perché tutti dicono che la Juve non giocava bene: il non giocar bene, ma vincere con le giocate sono due cose distinte. La Juve ha giocatori con caratteristiche per vincere con delle giocate. Giocatori che portano il pallone per 30-40 metri non sono adatti a fare il gioco di Sarri. Per cui il discorso è che la Juve si è costruita dei giocatori che possono segnare in qualsiasi momento. Giocar bene è un’altra cosa perché è un gioco d’assieme e questi qui non sono abituati perché saltano sempre l’avversario. Però nel contesto della partita riescono a segnare pur non giocando una partita d’assieme“.

De Laurentiis? Non mi sembra che abbia tanta tendenza a voler vincere, altrimenti farebbe operazioni diverse da quelle che fa. Devo dire anche un’altra cosa, è corretto nel bilancio, credo che il Napoli sia una delle società particolarmente attente a questo, con un bilancio attivo e i giocatori vengono volentieri perché alla fine del mese vengono ben retribuiti. De Laurentiis è uno che come società cerca di stare nei limiti accettabili di un bilancio corretto, Ferlaino era un’altra persona, intanto era un presidente sportivo, conosceva i giocatori. Parlava un linguaggio un po’ diverso perché riusciva a prendere giocatori là dove nessuno li conosceva, prendeva l’aereo e andava a vedere le squadre, cosa che certamente De Laurentiis non fa e anche se lo facesse non sarebbe lo stesso perché non è esperto di calcio allo stesso modo. Sono due presidenti diversi e io preferisco uno come Ferlaino perché aiuta anche i dirigenti nel ramo sportivo come ricerca attiva dei giocatori. Andare a prendere Careca, Alemao, giocatori che arrivano qui e fanno quello che hanno fattoSe lo guardiamo sotto il profilo del risultato in sé, non ha fatto bene come l’anno scorso il Napoli di Sarri. Se però consideriamo che è il primo anno ed è in adattamento, dobbiamo guardare al prosieguo che dovrebbe dare risultati migliori. Criticarlo per quest’anno non credo che sia opportuno. L’idea di un ritorno di Fabio Quagliarella al Napoli è romantica, ma nel calcio il romanticismo conta poco. Si tratta di un giocatore che, ancorché 36 enne è capocannoniere e non lo si diventa per caso“.

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