Billy Costacurta, presidente del comitato organizzatore del campionato europeo Under 21, non si nasconde. Ospite di “Pezzi da 90” su Radio Onda Libera, l’ex difensore fa il punto sull’avvicinamento verso l’appuntamento continentale che si svolgerà fra Bologna, Cesena, Reggio Emilia, Trieste, Udine e San Marino. Ecco le sue parole.
“Le aspettative sono alte. C’è stata coordinazione tra Mancini, Di Biagio e Nicolato, tecnico dell’Under 20 attesa dal Mondiale. Abbiamo i nostri Chiesa, Barella, Kean, ci saranno grandi nomi del calcio internazionale. Francia e Inghilterra hanno organici straordinari. A livello tecnico abbiamo seguito un calendario di amichevoli ma purtroppo ci mancano le gare ufficiali essendo qualificati di diritto. Sappiamo che per noi italiani le amichevoli non dicono molto e questo è un po’ un problema. Sul piano organizzativo c’è un confronto con le istituzioni e tutti hanno capito l’importanza di questo evento, specialmente l’Uefa che non considera più l’Europeo Under 21 come un appuntamento giovanile ma un evento al top. Una manifestazione che ha anche un valore tecnico e sportivo, guardando anche all’Europeo dei grandi del 2028 con la possibilità per l’Italia di candidarsi per ospitarlo. Fare una bella figura adesso, vorrebbe dire favorire la candidatura per il 2028“.
“Malagò ha detto che ci vogliono grandi eventi per sistemare gli impianti del nostro paese? Siamo tutti d’accordo. L’Europeo Under 21 è una vetrina proprio verso quella prospettiva. Nel 2020 avremo quattro gare a Roma, tra cui quella inaugurale. Possiamo dimostrare di essere pronti per i grandi eventi, facendo cambiare opinione a chi non la pensa così. A livello tecnico, i giovani azzurri stanno crescendo bene come dimostrano i vari Zaniolo o Chiesa. E’ già cambiato qualcosa anche nel lavoro della Federazione con l’apporto di Viscidi, Uva, Gravina, la Lega. Si è presa la retta via, si sta lavorando meglio. Il Mondiale 2006 ci ha reso felici ma ha anche bloccato la crescita e gli aggiornamenti. Ci siamo sentiti bravi cullandoci sugli allori mentre gli altri andavano avanti. Ora c’è un risveglio dell’orgoglio, abbiamo aperto gli occhi“.